In tutto 22,6 milioni di euro, o meglio 17,6 milioni più 5 milioni di imposte e contributi. E' questo il debito sportivo del Parma Fc per il Tribunale di Parma. All'indomani della dichiarazione esecutiva del debito sportivo da parte del Giudice Delegato Pietro Rogato che ha dichiarato esecutivo lo stato passivo relativo al debito sportivo rilevante ai fini dell'art. 52 delle Norme Organizzative Interne della Figc (Noif). ''L'importo complessivo dei crediti ammessi allo stato passivo - si legge nella nota stampa inviata dai curatori fallimentari - ammonta ad euro 17,6 milioni, di cui 10,1 milioni privilegiati e 7,5 milioni chirografari". Dal debito sportivo sono stati esclusi, tra gli altri, i cosiddetti ''incentivi all’esodo'' dovuti a giocatori che non hanno mai giocato nel Parma e i soldi che il club deve alle società estere.
Fanno paura anche le possibili vertenze dei club creditori, che minacciano ripercussioni: alcuni non escludono di rivolgersi addirittura alla FIFA, come il Manchester City (queste le parole di Guido Del Vecchio, avvocato presente ieri al tribunale di Parma per conto del City:"Se la strategia dei curatori è quella di escludere la maggior parte dei crediti delle squadre estere, la FIFA imporrà delle sanzioni molto gravi per il mancato pagamento di tali crediti sportivi. Oggi stiamo andando a nascondere la realtà dei fatti. Chi compra questo titolo, compra un titolo che è azzoppato". Ricordiamo che la società di Manchester vanta 1,5 milioni legati al trasferimento di Valeri Bojinov dai Citizens al Parma). Altri, come il legale del Lione, sventolano una sentenza del TAS già esecutiva per i premi di valorizzazione legati alla cessione di Belfodil all'Inter: premi, appunto, sinora mai saldati.
Il debito sportivo a 22,6 milioni, ma prevale il pessimismo, perchè questa è somma che chi vorrà acquistare il Parma dovrà sborsare per salvare il titolo sportivo e mantenere la squadra in Serie B. Pessimismo perchè allo stato attuale, nessuno si è fatto davvero avanti per rilevare la società, e la prospettiva di precipitare in Serie D (o peggio) è sempre più plausibile. Adesso che però il debito sportivo è stato quantificato con precisione, non è escluso che possa arrivare un'offerta all'ultimo minuto, che possa salvare il titolo sportivo e far ripartire la squadra emiliana almeno dalla Serie B: il tempo stringe.