"Fidatevi di me, sono l'uomo giusto". Petto in fuori, spalle larghe, la giusta presunzione per far subito la voce grossa, senza però esagerare. Il futuro del Cagliari, dopo la brutta stagione appena conclusasi con Zeman, Zola e Festa, riparte da una parola chiave: umiltà. Basta con i proclami, con le false illusioni. La squadra sarda ha scelto Massimo Rastelli per la nuova guida tecnica, reduce da una stagione esaltante alla guida dell'Avellino.
Certo, con le dovute proporzioni e soprattutto con degli obiettivi ben diversi, uno dei migliori allenatori emergenti dovrà confermare quanto di buono fatto in Irpinia nonostante la consapevolezza delle tate pressioni che gli metterà sulle spalle la piazza sarda, vogliosa di tornare al più presto nella massima serie. Oggi il giorno della presentazione ufficiale alla stampa, con Giulini che ha accompagnato il nuovo tecnico.
"I primi contatti ci sono stati lunedì sera, una chiacchierata informale. Martedì ho preso il treno e sono andato a Milano, dove ho conosciuto il presidente e il direttore sportivo. Al termine hanno deciso che sarei stato io il nuovo allenatore. Sapevano benissimo la mia situazione e dopo un paio di giorni di trattative siamo riusciti a sbloccarla".
Rastelli non ha paura delle chiacchiere che hanno accompagnato la sua scelta e parla chiaro a chi crede che non possa essere l'uomo giusto per il Cagliari: "Il presidente Giulini è convinto che sarò io l'allenatore giusto per riportare il Cagliari in Serie A. Il Cagliari è una squadra importante e dimostrerò che avermi scelto è stata la scelta giusta. In serie B è difficile vincere la partite, figuriamoci un campionato. Non mi sento una seconda scelta e sono orgoglioso della carriera fatta finora".
Si passa dalla presentazione al calciomercato, con Rastelli che mette subito in chiaro quelli che saranno gli obiettivi della squadra sarda: "Parleremo dell'organico in questi giorni, abbiamo bisogno di giocatori che hanno fame, ma di qualità, perché tutti ci affronteranno con il coltello tra i denti. Conti e Cossu? Sono due bandiere e due grandi giocatori, ne riparleremo. Non ho pregiudizi nè per i ventenni nè per i quarantenni. Modulo? Non sono un integralista, - ha assicurato Rastelli - uso il 4-3-1-2 o il 3-5-2, saranno questi i due moduli su cui lavoreremo fin da subito".
Infine, uno sguardo sul prossimo campionato di Serie B: "In questo momento è difficile fare pronostici, ma penso che le nostre principali avversarie saranno Catania e Cesena".