Un sogno che s'avvera. Il Napoli torna in mano ad un napoletano. Non accadeva da tempo oramai immemore ed il progetto tanto promulgato nella prima parte della decade Aureliana "il Napoli ai napoletani" può finalmente prendere il via. Maurizio Sarri, nato a Napoli, è da ieri sera ufficialmente il nuovo allenatore della squadra campana.
Spazzate via tutte le polemiche, le chiacchiere da bar e i rumors che volevano il patron azzurro attento alle vicende di Vincenzo Montella, liberatosi dalla Fiorentina qualche ora prima. Sarri si lega al Napoli, con un contratto di un anno che potrebbe, in base agli obiettivi raggiunti, prolungare di anno in anno.
Una gioia indescrivibile per il toscano, che tramite le parole del suo agente, Alessandro Pellegrini, ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli ha manifestato tutta la sua contentezza per l'accordo siglato: "Il neo tecnico azzurro è felicissimo si sedersi sulla panchina azzurra. Non credeva ancora di aver firmato il contratto con la società di De Laurentiis. Con l'Empoli l'obiettivo raggiunto è stato straordinario. Il Napoli ha scelto Sarri perchè è un allenatore che sa valorizzare i giovani e propone un bel calcio. E' un allenatore che vuole mettere a disposizione del suo studio e del suo lavoro un ottimo impianto tecnologico. Bisogna mettere i giocatori nelle condizioni di poter far bene".
Si è tanto parlato dei motivi dei ritardi burocratici o meno della firma, ma uno dei tarli principali del presidente e non solo era legato alle condizioni contrattuali del vice di Sarri. Pellegrini analizza anche questo aspetto: "Calzoni? E' stato definito tattico ma è il secondo storico di Sarri, che lo aiuta nella preparazione della fase difensiva e delle palle inattive da tantissimo tempo".
Tutto fatto, dunque. L'era Sarri a Napoli può finalmente iniziare. Spazio al mercato, ed all'opera di italianizzazione e napoletanizzazione della squadra partenopea che si spera possa dare più frutti di quella internazionale delle scorse edizioni.