"Dovrei girare sempre con la penna, blocchetto e Polaroid, perché tutti mi fermano per una foto con dedica. L'Italia mi ama perché sente che sono uno di loro. L'emozione più grande è allo stadio, quando parte 'Lettera da Amsterdam' e vedo entrare in campo i miei gioielli. O quando negli altri stadi mi cantano 'c'è solo un presidente' e cantano pure i tifosi avversari. A livello di batticuore direi la vittoria all'Olimpico contro la Roma". 

Ad un anno dall'insediamento, quando era un signor nessuno nel mondo del Calcio, tutta Italia continua ad interrogarsi sul misterioso presidente che 364 giorni fa acquistava dal patron Garrone le quote di maggioranza della squadra blucerchiata. La Sampdoria a Ferrero: un anno dopo e tanti successi dopo, il giovane presidente doriano analizza la stagione dei doriani e commenta, ai microfoni del Secolo XIX, la scelta di Walter Zenga come sostituto di Sinisa Mihajlovic, oltre a raccontare svariati aneddoti dai quali partiamo. 

"C'era mia figlia Emma incazzata nera, lei è tifosa romanista, avevo un ring tra il cuore e la testa per il mio passato ma alla fine ha vinto il cuore. Due goal alla 'Magica' sono tanta roba: mi sono commosso. Poi abbiamo vinto anche con l'Inter, peccato che dopo quelle vittorie ci siamo sgonfiati".

Un rapporto forse logoro, non tra i due protagonisti, ma tra i giocatori e l'allenatore serbo oramai con la testa già altrove. Milan, poi Napoli, ed infine ancora Milan. Mihajlovic era sceso mentalmente dalla barca doriana già da tempo, ma Ferrero non rinnega i risultati dell'ex allenatore, ma volta pagina e spiega i termini dell'accordo con Zenga"Con lui ci siamo sentiti tanto al telefono nei giorni scorsi quando era a Dubai e dalla voce percepivo la sua grande voglia. Ha fame, ha esperienza. Io sono convinto che farà bene, ma non voglio lodarlo troppo prima di partire perché è bene che se li conquisti sul campo i complimenti”.

Un occhio al campo, uno al bilancio: "Lo sistemeremo, per questo lavoriamo come la ditta Berardi, dal mattino presto alla sera tardi per non trovarci in quella situazione. La formula l'ho già detta: aumentare i ricavi e diminuire le spese. E già ciò che stiamo facendo e l'ultimo business-plan è stato elaborato affinché si possa chiudere il prossimo bilancio in attivo. Punto a un +2, +3 milioni. Come? Stiamo cercando sponsor che portino ricavi veri, importanti, aumentando quelli che in precedenza erano garantiti per poco più di un milione. Anche il costo del personale era alto, con diversi progetti in perdita, come per esempio Samp Tv. Ora stiamo cambiando. Stiamo trattando uno sponsor di maglia importante, il monte stipendi l'abbiamo diminuito e ovviamente dovremo cedere qualche giocatore che non rientra nel progetto o per i quali arriveranno offerte importanti, quelle per le quali non dicono di no neppure a Barcellona".

Si torna a parlare di campo, con l'estate doriana che è iniziata con la perdita dell'allenatore serbo e del centrocampista Obiang passato al West Ham. Su quello che sarà il calciomercato estivo della Sampdoria, Ferrero parla così: "Ai tifosi dico di considerare che quando sono arrivato io la Sampdoria aveva 89 giocatori a libro paga, adesso ne abbiamo circa 45 e l'obiettivo di questo mercato è scendere verso i 30. Così, abbassando il monte ingaggi e aumentando i ricavi, dovremmo arrivare all'obiettivo di bilancio che ci siamo prefissati. Non sono venuto qui a contare le macchie di leopardo... Mi riferivo a calciatori che non rientrano nel progetto o che in questa stagione hanno giocato altrove".