Ferrero scopre le carte. Mentre Mihajlovic, ad Arcore, stringe la mano a Berlusconi e si concede al Milan, il Presidente annuncia il tecnico per la prossima stagione. Walter Zenga vince la volata a quattro con Sarri - opzione Cagliari per l'allenatore dell'Empoli - Donadoni e P.Sousa e torna a calcare i campi della massima serie.
Zenga è un tecnico che piace, viene da una lunga gavetta in giro per il Mondo, dopo un assaggio d'Italia. Capacità e predisposizione al ruolo, affascina, Walter, per quel carattere burbero, schietto, ironico, simile a quello di Ferrero, conquistato dalla genuinità del personaggio.
"L'ho scelto perché voleva tornare in Italia ed inoltre già conosce l'ambiente. Sinisa è un uomo intelligente, andrà in rossonero e si metterà il papillon".
Ad Amalfi, in occasione della consegna del premio Football Leader, non manca l'occasione per un bilancio della stagione in archivio da poco. Il mercato di gennaio rivoluziona la Samp, via Gabbiadini, dentro Eto'o e Muriel, i mesi successivi segnano un forte calo del club blucerchiato, costretto ad usufruire della mancata concessione della licenza UEFA al Genoa per approdare in Europa.
"Se non avessimo perso troppi punti nel rush finale di campionato, saremmo in Champions. Comunque, sono un predestinato perché il 12 giugno festeggio un anno di Sampdoria ed ho già festeggiato, con i miei figli, Rocco ed Emma, l'approdo in Europa League. Un titolo per questa stagione? La Grande Bellezza".