La Sampdoria si prepara agli ultimi 90 minuti di stagione. A Marassi, arriva il retrocesso Parma, Mihajlovic vuol chiudere l'avventura in blucerchiato con un risultato positivo - alla squadra del serbo basta un punto per griffare la sesta posizione e partecipare ai prossimi preliminari di Europa League - prima di salutare Genova e puntare con forza alla panchina del Napoli. Il Vesuvio è privo di una guida, De Laurentiis, dopo la stretta di mano con Benitez, è alla ricerca del giusto profilo per rilanciare le ambizioni partenopee e il fumantino Mihajlovic ha i requisiti richiesti per una piazza ingombrante.
Massimo Ferrero deve così studiare le carte sul tavolo per restituire linfa al progetto Samp. I nomi al vaglio del Presidente sono molteplici, ma a stilare una lista vera e propria provvede lo stesso n.1 a Che tempo che fa. A sorpresa, nell'elenco, manca il nome di Walter Zenga, più volte accostato al club blucerchiato e da tutti considerato il favorito per il dopo Mihajlovic.
Scala le gerarchie Sarri. Nei giorni scorsi, un contatto telefonico tra l'artefice del miracolo Empoli e l'istrionico Presidente. Comunione d'intenti, Ferrero stima Sarri, come uomo e come allenatore. Attenzione, però, alla risalita di Donadoni, che con Sarri condivide valori umani e la propensione al bel gioco. La sfida odierna è il possibile teatro per un avvicinamento.
Chiude la "parata" P.Sousa. Profilo intrigante, giocatore di intelligenza superiore, un professore, in campo, in panchina. Una scommesa, per la A, un colpo alla Ferrero.
"Ci sono tre nomi che potrebbero diventare il nuovo allenatore della Sampdoria: Donadoni, Sousa e Sarri".
"Uno dei tre è già stato contattato (si tratta di Sarri, attuale allenatore dell'Empoli, ndr), gli altri due ancora no. Vorrei incontrare Donadoni perché ho grande stima per quello che ha fatto lui e la sua squadra quest'anno".