La quinta asta fallimentare si chiude, senza esito. Nella giornata odierna, nessuna offerta per l'acquisizione del club e del debito sportivo. Proprio l'ammontare di quest'ultimo "deprime" possibili investitori e acquirenti, il "buco" ducale è ora ridotto rispetto all'esoso ammontare lasciato dalla disastrosa gestione precedente, ma resta comunque significativo. La mano tesa dei calciatori prolunga la speranza, con Cassano ultimo della lista a rinunciare a credtiti importanti, in attesa di ulteriori "sì" in tal senso.
Si attesta sui 30 milioni il debito da sostenere in caso di presa del Parma, a questi si aggiungono i 4,5 milioni utili per chiudere la sesta chiamata, fissata per il 9 giugno. Dopo l'assenteismo odierno, infatti, la cifra si è ulteriormente ridotta, passando dai 6,32 milioni di quest'oggi ai 4,5 citati.
Questo il comunicato "I curatori fallimentari del Parma FC S.p.A., dott. Angelo Anedda e dott. Alberto Guiotto, comunicano che alle ore 12.00 di oggi 28 maggio 2015 nessuna offerta vincolante per l’acquisto è stata consegnata al notaio Giulio Almansi, designato dal Giudice Delegato dott. Pietro Rogato a sovrintendere alle operazioni di vendita competitiva dell’azienda sportiva del Parma FC. Già nelle prossime ore i curatori si confronteranno con il Comitato dei Creditori e con il Giudice Delegato per le necessarie decisioni sul futuro dell’azienda sportiva e per l’eventuale prosecuzione dell’esercizio provvisorio".
Domenica sera, il Parma chiude la stagione, in Liguria, sul campo della Sampdoria. Una sfida delicata, decisiva per i blucerchiati, costretti a far risultato per garantirsi l'accesso ai preliminari di Europa League. Per i ducali, invece, l'ennesima prova d'orgoglio, 90 minuti per lanciare un messaggio, per coltivare il futuro. Per molti, l'ultima occasione per indossare la maglia del Parma, prima di conoscere il destino del club. Dall'ipotesi Serie B al naufragio fra i Dilettanti, il passo è breve.