Il Napoli raccoglie i cocci. Lo fa in un pranzo/summit sul lungomare, dove Aurelio De Laurentiis ha provato a mettere a sieme i pezzi del vaso rotti nella trasferta ucraina. A Kiev, oltre ai soliti limiti strutturali e tecnici del Napoli si son viste carenze in termini di personalità e di spirito di squadra, il che è forse peggio rispetto alle prime qualità nominate. Benitez riparte da Cesena, e da quel campionato a lungo, forse troppo, snobbato per far posto all'Europa. Per carità, lungi dal criticare una scelta che per una squadra che non ha palmerès europeo può anche starci, ma adesso, dopo la vittoria di ieri della Lazio, si rischia seriamente di perdere l'una e l'altra cosa. 

La squadra di Pioli è volata a +6 sui partenopei, che per raggiungere l'ultimo obiettovo stagionale, il terzo posto almeno, dovranno sperare in un calo della Roma contro Udinese e Palermo, oppure fare nove punti. Il destino del Napoli è ancora saldo nelle proprie mani: un successo domani riporterebbe i partenopei a -3, e dando per certa (cosa che non lo sono affatto) la vittoria di Torino, la gara ultima con la Lazio al San Paolo diventerebbe una sfida da vivere o morire.

Quello che preoccupa maggiormente è che, anche all'interno dello spogliatoio stesso, si sia fratturato qualcosa: b ha promesso un premio alla squadra anche in caso di terzo posto, ma il gesto del patron sembra quasi una stretta di briglie quando oramai c'è poco da fare. Squadra e società sono quasi in balia degli avvenimenti e dalle voci che la stanno circondando. Il futuro di Benitez è tutt'altro che roseo in terra campana, e con lui, anche la permanenza di Bigon e degli altri leader dello spogliatoio (gli uomini di Quilon, Albiol, Callejon e Higuain), potrebbero partire verso altri lidi. 

In quest'ottica, preparare la gara contro il già retrocesso Cesena sembra l'ultimo dei pensieri al quale dar retta. Tuttavia, è la cosa più importante alla quale pensare, perché anche da una vittoria contro i romagnoli passa il riscatto di una squadra e di ogni singolo giocatore, messo alla gogna dagli stessi tifosi che qualche giorno prima ne esaltavano e tessevano le lodi. 

Benitez, che guarderà la gara dalla tribuna, potrebbe operare qualche cambio rispetto a Kiev. In difesa scalpita Koulibaly, in coppia con Albiol, con Henrique a destra e Strinic a sinistra. A centrocampo Jorginho, in ballottaggio con Gargano, per far coppia con il confermatissimo David Lopez, mentre in avanti, dopo le polemiche dei giorni successivi alla gara di Europa League, giocherà sicuramente Hamsik, con Mertens e probabilmente Callejon ai lati. Higuain il centravanti.

NAPOLI (4-2-3-1): Andujar; Henrique, Albiol, Koulibaly, Strinic; Lopez, Jorginho; Callejon, Hamsik, Mertens; Higuain. All. Pecchia