Un solo obiettivo: vincere. Il Napoli di Rafa Benitez e Gonzalo Higuain è atterrato a Kiev, dove domani sera affronterà nella gara di ritorno delle semifinali di Europa League, il Dnipro. I due protagonisti partenopei hanno parlato nella classica conferenza stampa pregara, presentando la sfida di domani contro gli ostici ucraini. La voglia di tornare in finale di una manifestazione europea, ventisei anni dopo, per la seconda volta nella storia della squadra campana, è tantissima.
Lo confermano le parole di Rafa Benitez, che ha preso la parola analizzando gli aspetti del match di domani rispetto a quelli del San Paolo: "Domani scenderemo in campo per far gol e vincere. Loro difendono e ripartono bene, sono forti su palla inattiva, sappiamo tutto questo ma noi facciamo gol, abbiamo fatto 98 gol finora e puntiamo ai 100. L'errore? E' stato chiaro, tutti l'abbiamo visto e questo mi dà fiducia. L'arbitro di domani ha esperienza, è una semifinale d'Europa League ed un errore di questo tipo spero che non accada più. Esperienza decisiva? Sì, la mia ma anche i giocatori hanno esperienza e poi gli episodi in campo determinano".
Rispetto all'andata, conoscendo il modo in cui si difende il Dnipro, una soluzione (quella adottata nella ripresa dell'andata), potrebbe essere la scelta di Hamsik in mediana per favorirne il palleggio e le verticalizzazioni. "Formazione? Dobbiamo allenarci, vediamo come si sentono e decidiamo valutando chi sarà al 100%. Paura? Se Higuain avrà di nuovo tre occasioni come all'andata qualche gol lo farà. Loro difendono bene e poi puntano sulle palle inattive, noi dobbiamo attaccare e provare a fare gol come fatto in tante gare".
Il Napoli ha sempre sofferto contro le piccole, in generale contro le squadre che si difendono e ripartono, tenendo le linee di centrocampo e difesa molto strette senza concedere spazi. "L'ultima partita abbiamo fatto due gol e 23 tiri in porta, può bastare per domani. Ripetendo questi tiri qualche gol sicuramente lo faremo, altrimenti ne faremo 2 di tiri facendo 2 gol (ride, ndr)"
Infine, una risposta piccata sulla sua squalifica, ricevuta dopo la gara di domenica a Parma. "Sono sorpreso che hanno sentito la mia frase sull'ostruzionismo del calcio italiano quando i cori quando i cori sul Vesuvio erano sempre lì. E' strano non sentire qualcosa per tutta la partita".
Assieme a Benitez era presente anche Gonzalo Higuain. Una presenza ingombrante. Una scelta, per un giocatore che parla a fatica, che è presagio di battaglia, di voglia di iniziare ad intimorire l'avversario anche dalle prime battute. Schermaglie, parole, quelle che il Pipita ha lasciato a Parma e sul suolo italiano. Domani, a Kiev, conteranno i piedi, quelli vellutati dell'ex attaccante del Real, che scalpita all'idea di portare il Napoli dove solo Maradona è riuscito.
"Deve essere la notte di tutti, se tutti giochiamo con la voglia con cui abbiamo giocato tante partite possiamo andare avanti. Ma bisogna dimostrarlo in campo, non a parole. Vogliamo regalare a Napoli questa finale che da tanti anni non si gioca. Champions? Io penso al presente ed il presidente è la partita. Per noi è una gara importante e poi dopo mancheranno tre gare di campionato. E' fondamentale mostrare la nostra voglia perchè meritiamo la Champions".
Si analizza la gara di domani relazionandosi a quella dell'andata, dove il Napoli, ed in particolare lo stesso Higuain, hanno avuto tante occasioni per vincere la gara: "Spesso il portiere è il migliore e questo dipende anche dalla sfortuna. Speriamo di avere un pò di fortuna in più domani. Sarà fondamentale avere concentrazione e voglia per arrivare in finale. Dobbiamo dimostrarlo in campo".
Infine, la tanto attesa domanda sul battibecco con Mirante a fine gara a Parma. Il Pipita, tranquillo, risponde: "Sono cose che succedono in campo, ma non mi interessa, sono qui per parlare della gara di domani che per noi è fondamentale".
Nel frattempo, la squadra è scesa in campo per testare il manto erboso dello stadio Olimpiiskiy. Ecco le prime foto.