A caccia di certezze. Sinisa Mihajlovic scuote la sua Sampdoria, ferita nell'orgoglio, nel gioco e soprattutto a corto di risultati. La squadra blucerchiata non sa più vincere, e alla vigilia della sfida contro l'Udinese, in programma domani al Friuli, ha parlato così in conferenza stampa a Bogliasco: "Penso che il nostro campionato cominci domani, abbiamo 4 partite davanti e ancora un po' di vantaggio. Veniamo da un periodo storto, ma meritavamo molto di più. Ci sta un momento no in un campionato intero, ce l'ha ogni squadra. Il nostro è arrivato magari nel momento peggiore, a fine stagione".

Un momento sicuramente delicato, che ha visto la Samp abbandonare il sogno Champions e tornare in lotta con molte squadre per un posto in Europa League: "Siamo stati anche fortunati perché i nostri avversari non ne hanno approfittato a fondo. Siamo ancora davanti, ho molta fiducia perché la prestazione c'è quasi sempre stata: la squadra è viva e i dati lo dimostrano, non è un problema fisico ma forse più mentale. Guardiamo avanti e facciamo un ultimo sforzo, dobbiamo continuare a crederci e pensare positivo".

Sulla situazione della squadra, per quanto riguarda sostituti e squalificati e la squadra da mandare in campo il serbo risponde così: "Naturalmente li ho già in mente anche se non abbiamo tutte queste scelte. In alcuni casi abbiamo scelte obbligate. Muriel e il suo ritorno a Udine? Ha fatto come ogni settimana, si è allenato come impegno. Condizionato? Non lo so, vedremo domani, se uno vuol giocare a certi livelli deve avere soprattutto testa e carattere. Quando io giocavo mi piacevano sia i fischi che gli applausi, sarà motivato positivamente per dimostrare il suo valore".

Il tecnico della Sampdoria analizza le tante occasioni non sfruttate e i pochi gol, soprattutto nell'ultimo periodo: "Si vince, si perde e si pareggia sempre in 11, abbiamo creato tantissimo nelle ultime 6 partite: avremo fatto in media 14-15 tiri in porta. Sicuramente siamo stati penalizzati dall'infortunio di Eder, ora chiedo ai giocatori con più classe come Eto'o e Muriel di fare la differenza". 

Infine, sull'allenamento saltato giovedì, che rappresenta una novità per il mister serbo: "C'è un tempo per pressare il gruppo e uno per non farlo, ho lasciato ai ragazzi un giorno libero per rilassarsi e ritrovare le energie nervose. Prima viene la testa, dopo le gambe. Gliel'ho detto giovedì mattina, non prima, così non potevano organizzarsi niente ma rimanere a casa".