Il futuro del Napoli e il futuro di Rafa Benitez, all'ombra del Vesuvio si gioca su un doppio tavolo, il tecnico spagnolo lavora con il Presidente per trovare una possibile intesa per la prossima stagione, mentre la squadra si divide tra campionato e coppa, alla ricerca di un convincente finale di stagione. In A, prosegue l'inseguimento alla coppia romana, in Europa League si sfida il Dnipro per un posto in finale.
Il successo sul Milan restituisce tranquillità all'ambiente e carica la squadra in vista della gara d'andata in programma al San Paolo. Il sorteggio aiuta il Napoli, perché l'organico ucraino è senza dubbio inferiore a quello di Fiorentina e Siviglia. Benitez però non si scompone e segnala la difficoltà di un confronto che vede il Napoli sì favorito ma non già qualificato.
"Il Dnipro è squadra tosta, aggressiva e di cui mi ha parlato bene Strinic. Ha eliminato rivali importanti, questo bisogna ricordarselo. Inoltre, sono tatticamente organizzati e molto temibili sulle palle inattive".
"La priorità è vincere, se non subiamo gol ovviamente è meglio. Proveremo ad imporre il nostro gioco, magari a sorprenderli in velocità. L'andata in casa ci impone di usare la testa oltre che con il cuore. Dobbiamo migliorare nella gestione delle partite. Abbiamo ancora energia e voglia di vincere: si può finire la stagione in maniera positiva sia in Europa che in campionato. Tutti vogliono giocare tutte le partite e questo mi dà serenità, inoltre abbiamo recuperato elementi importanti come Insigne e questo ci aiuta ad aumentare la competizione in gruppo".
Il rischio, per il Napoli, è di cedere alla pressione del momento. L'occasione è ghiotta, per salire nuovamente sul trono d'Europa. Benitez si muove con circospezione per evitare facili entusiasmi e una controproducente esaltazione.
"Tutti sappiamo quanto è importante questa partita, siamo davanti ad un momento storico. È una opportunità unica. Il club è un patrimonio della città e bisogna essere concentrati solo sulla partita. Arrivare in finale sarebbe importantissimo per la società, per la città, per noi".
L'importanza del momento chiude la porta all'argomento contratto, Benitez glissa e sposta l'attenzione sull'incontro in programma domani.
"Il mio futuro? Non è cambiato niente. Il presidente sa cosa penso io e quali sono le mie idee, il mio agente arriva per fare il suo lavoro".
Ad accompagnare lo spagnolo, il portiere del Napoli Andujar, ormai numero uno a tutti gli effetti. Queste le considerazioni dell'estremo difensore.
"C'è un pizzico di ansia e tanta voglia di scendere in campo, saranno importanti i primi novanta minuti ma non saranno decisivi. Non ci sentiamo favoriti, piuttosto sappiamo che non dobbiamo commettere errori e avere fretta di segnare anche perché sarà difficile fare gol contro una squadra che si chiude bene e subisce poco. Questo è un gruppo nel quale ci sono giocatori di personalità, a me viene naturale parlare ai compagni per caricarli. Mi sono allenato sempre bene, ho fatto il massimo per avere spazio e quando mi è toccato scendere in campo mi sono fatto trovare preparato. Sono contento di dare il mio contributo".