Guai a sottovalutare il Dnipro. Guai a pensare che la finale sia già stata conquistata. Il Napoli che si presenterà domani allo stadio San Paolo per l'andata delle semifinali di Europa League, dovrà essere prima di tutto cosciente della possibilità, grazie anche ad un pò di fortuna, che il sorteggio gli ha messo tra le mani. Il Dnipro è sicuramente la meno attrezzata delle quattro semifinaliste e l'occasione, si sa, fa l'uomo ladro, ed il Napoli non dovrà cadere in questo tranello. Lo sa bene Rafa Benitez, l'asso di coppe dei partenopei, che guiderà la sua squadra verso la giusta concentrazione ed applicazione, per provare ad ipotecare la gara già da domani sera.
Gli ucraini sono squadra ostica seppur notevolmente inferiore per qualità e tasso tecnico. Probabile dunque che se non verranno a fare le barricate, poco ci manca. Il Napoli visto contro il Milan fa ben sperare, arrembante quanto lucido ed anche cinico nel momento del bisogno, quello di sbloccare e chiudere la gara, ipotecando la vittoria: obiettivo minimo ripetere quel tipo di gara, magari segnando un pò prima. Il Dnipro è una squadra che tende a far giocare male i propri avversari, pressando i portatori di palla ma quasi mai esponendosi a contropiedi ed infilate. Organizzazione e dedizione alla causa le caratteristiche principali di una squadra che è seconda nel proprio campionato.
Benitez lo sa, e preparerà la gara proprio in quest'ottica, cercando di impostare la manovra con le solite aperture sulle fasce, e con le sovrapposizioni dei due terzini (Maggio e Ghoulam). Il fulcro del gioco sarà, inevitabilmente, il centrocampo, dove David Lopez ed Inler sono i favoriti per le due maglie da titolare, con Jorginho e Gargano che partono defilati, anche se il brasiliano potrebbe dare una mano maggiore in fase di palleggio e verticalizzazione. In avanti il terzetto che sosterrà l'insostituibile Gonzalo Higuain è quasi scelto: saranno Mertens, Hamsik e Callejon ad agire alle spalle del Pipita, con Gabbiadini che fremerà in panchina.
ALL'ARMA BIANCA? C'è, tuttavia, un'ulteriore possibilità, forse surreale, che potrebbe stuzzicare lo spagnolo. Un disegno tattico che s'è visto già ad Empoli, quando il Napoli era sotto, e domenica contro il Milan, quando, prima di sbloccarla, Benitez aveva spostato Hamsik in posizione di mediano con tre mezzepunte di ruolo (lo slovacco lo consideriamo una mezzala) dietro Higuain: Mertens o Insigne, Gabbiadini e Callejon. Da tenere sicuramente in considerazione questa eventualità qualora il Napoli non dovesse sbloccarla subito, ma è un'idea che potrebbe anche prender corpo dall'inizio per provare ad aggredire gli ucraini, irretirli e metterli sotto già dalla prima frazione. Forse un pò presto, soprattutto in ottica doppio confronto, per considerare questa tesi valida.
Tra le due possibilità, sicuramente la prima è quella che ha più chance di iniziare la gara, con Andujar che proteggerà i pali, coadiuvato da Albiol e Britos, oramai titolare fisso al posto di Koulibaly. Come detto Maggio e Ghoulam agiranno sugli esterni, con il resto della formazione già scritto e deciso, con gli unici nodi da sciogliere in mediana.
Napoli (4-2-3-1): Andujar; Maggio, Albiol, Britos, Ghoulam; Inler, David Lopez; Mertens, Hamsik, Callejon; Higuain.