Un Empoli da Champions. Già, perchè se il Napoli doveva venire in Toscana per inseguire il secondo posto, questa sera l'unica squadra che si è dimostrata a livello è sembrata quella di Sarri, che nel primo tempo ha sciorinato calcio in lungo ed in largo, mettendo di fatto ko il Napoli in 45 minuti. Il cambio tattico di Benitez nella ripresa da qualche frutto, ma i buoi erano oramai scappati e, complice anche un pò di sfortuna, nel momento migliore azzurro, i padroni di casa hanno ipotecato un successo meritatissimo grazie ad un'autorete di Albiol (la terza di serata, seconda consecutiva per lo spagnolo). La squadra di Sarri torna alla vittoria dopo un mese e mezzo, segnando per la prima volta quattro reti in stagione.
C'è Tonelli in difesa per mister Sarri, che preferisce Laurini a Mario Rui, acciaccato. Davanti, assieme al solito Maccarone, c'è Pucciarelli, con Saponara alle spalle. Benitez sceglie Koulibaly (disastroso) al posto di Albiol, con Maggio che torna titolare dopo la defezione contro la Sampdoria. Inler e Gargano a centrocampo, con Mertens ed Hamsik in luogo di Insigne e Gabbiadini rispetto a domenica. Higuain e Callejon a completare l'undici partenopeo.
L'inizio è tutto di marca toscana, che fa presagire tema tattico e come, per sommi capi, si sarebbe sviluppata la gara: Empoli più pronto, reattivo, soprattutto meglio messo in campo, che copre tutte le zone del terreno di gioco, con le linee dei reparti stretti ed organizzatissimi. Il Napoli non riesce a trovare da subito il bandolo della matassa, soprattutto nei due centrali di centrocampo, che saranno nell'arco del primo tempo, costantemente sotto scacco avversario. Dopo pochi minuti è già vantaggio: Maccarone sfrutta alla perfezione un assist di Pucciarelli, manda al bar con una finta il malcapitato e disattento Koulibaly e batte Andujar. Il tema tattico non cambia, i padroni di casa riescono a pressare perfettamente senza scoprirsi e, soprattutto, senza mai dare campo al Napoli, che di contro fa una fatica tremenda ad impostare gioco.
La differenza lampante si nota da una parte con Valdifiori che, da fermo, gestisce l'attacco empolese, togliendo sempre i tempi di gioco al pressing napoletano e mandando puntualmente a vuoto i tentativi ospiti di alzare il baricentro e la pressione. Dalla parte opposta è invece un martirio: ogni volta che Gargano ed Inler provano ad impostare con verticalizzazioni o aprendo per gli esterni i tempi di gioco si dilatano a dismisura permettendo ai toscani di salire e pressare in scioltezza. Conseguenza quasi inevitabile, dopo un paio di occasioni per il Napoli, che però non impensieriscono minimamente Sepe, il gol del raddoppio. Valdifiori pennella per Croce che imbecca perfettamente l'inserimento di Saponara: ancora Koulibaly in ritardo permette il cross all'ex milanista, con Andujar e Britos che confezionano l'autorete, la prima di giornata. Napoli che va ko mentalmente ed un paio di minuti dopo concede il tris: Vecino fa ciò che vuole, uccella ancora l'ex Genk prima di sparare su Andujar in uscita, Saponara è lesto a coordinarsi in rovesciata e fare tre a zero alla sirena di metà gara che arriva come una manna dal cielo per gli ospiti.
Ripresa che non vede reazione da parte degli ospiti, feriti nell'orgoglio, ma evidentemente maggiormente scossi nell'animo e nelle certezze. L'Empoli gestisce sul velluto ed i cambi di Benitez, molto più precoci del solito, non sortiscono effetti nell'immediato. Lo spagnolo ci prova con Insigne largo in un insolito e mai visto 3-5-2 di Mazzarriana memoria, con Maggio sulla destra ed Albiol centrale con Koulibaly e Britos ai lati. Il Napoli alza il baricentro, l'Empoli cala leggermente fisicamente ed in lucidità. Callejon va vicino al gol, Insigne regala brio e qualche sprazzo rispetto al compagno/rivale Mertens, decisamente opaco. Il Napoli, così come nel primo tempo, trova qualche spazio cambiando il gioco sulla destra, dove Maggio torna a sgroppare più liberamente: da un suo cross, con deviazione, nasce il gol del 3-1, con Hamsik che colpisce Sepe; ma, come già accaduto con Britos, la respinta carambola su Laurini che insacca.
E' il momento migliore degli ospiti, che con l'inserimento di Gabbiadini tra le punte aumentano il potenziale offensivo, con Hamsik che si abbassa in cabina di regia. Maggio avrebbe sul sinsitro la chance per riaprire i giochi, ma il suo tiro sorvola la traversa dopo un'apertura fantastica di Callejon. Il Napoli ci crede, pressa, ma Maccarone, stoico, guadagna tempo e soprattutto, una punizione preziosissima sulla destra. Il velenoso destro di Valdifiori provoca il terzo autogol di giornata, con Albiol che, sfortunatamente e sciaguratamente, non riesce a scomparire dalla traiettoria beffando il suo estremo difensore. E' la goccia che fa traboccare il vaso di passione e gioia dei tifosi toscani, che festeggiano ed inneggiano mister Sarri, giustamente, come idolo locale. Il gol di Hamsik (con fuorigioco di Koulibaly), non rende meno amara la sconfitta azzurra, con i partenopei che perdono la prima di sei occasioni per stare al passo con Lazio e Roma.