La luce, in fondo al tunnel, Diego Perotti deve averla vista quando l'aereo da Buenos Aires l'ha portato in Liguria, a Marassi, sponda Genoa. El Monito deve aver pensato di iniziare da capo, mettersi alle spalle i problemi fisici, tutto quello che era andato storto negli ultimi due anni con il Siviglia (che l'aveva svezzato e fatto diventare grande, prima della discesa). Tanti infortuni, tanti problemi che hanno interrotto la scalata di Perotti verso il calcio che conta.
Sbarcato a Genova, l'ex Boca si portava con sè un bagaglio di speranze, di nuovi propositi, che però dovevano avere una sola risposta: il campo. Beh, dopo quasi un anno possiamo dirlo: Diego Perotti è tornato. "Quest'anno non ho fatto niente di diverso, ho solo cambiato città. Avevo bisogno di cambiare aria e ricominciare da zero. Sono arrivato per iniziare la stagione da subito, fin dal ritiro. Mi dovevo allenare forte per capire se il dolore era davvero sparito e mi sono ambientato subito bene in questo nuovo campionato" ha spiegato a 'Marca', confermando la sua rinascita in maglia rossoblù.
Nella stessa valigia che chiedeva tante conferme, certezze, dopo poco meno di cinquanta presenze senza mai incidere tra il 2011 ed il 2013, Perotti ha trovato in Gasperini l'allenatore ideale per la rinascita; un allenatore che gli ha ritagliato un ruolo perfetto addosso, da esterno con compiti di svariare ed aprire il gioco per i tagli dei compagni. Partendo più da lontano, però, durante l'intervista ha ricalcato i motivi della scelta di arrivare al Genoa, che è stata programmata per ritrovare continuità di prestazioni: "Sono felice, ho fiducia e continuità. Sono venuto al Genoa con la speranza di riprendere il volo, ma non ho mai dubitato delle mie qualità, sapevo che gli infortuni prima o poi sarebbero finiti. Ora mi godo questo momento".
Si continua a parlare di Genoa, con particolare menzione per alcuni compagni che in Liguria hanno trovato la loro dimensione ideale: "Ci sono tanti argentini, ma mi trovo bene con Iago Falque. Venivamo da una situazione simile, siamo diventati amici".
Il presente con il Genoa, ma anche il passato con il Siviglia, semifinalista di Europa League contro la Fiorentina, ed il futuro, con la Nazionale Albiceleste dell'Argentina sullo sfondo (con il Tata Martino che domenica era al Barbera a vedere lui e Dybala): "Il Siviglia sta facendo una stagione incredibile. Spero di poter tornare in Nazionale, mi alleno e gioco anche per questo. Nella mia posizione è difficile trovare spazio, ma voglia e speranza non mi mancano".
Tre gol, cinque assist e tante giocate che hanno fatto innamorare il pubblico genoano del suo talento. Un tridente d'attacco che con Niang e Iago Falque si completa in maniera fantastica, quasi naturale. Diego Perotti si è preso Genova, adesso vuole portarla in Europa League, prima di riprendersi la sua maglia più ambita.
Ecco, di seguito, le magie del numero dieci rossoblu in questa stagione genoana.