Adesso la situazione si fa davvero critica. Certo, i punti di distanza dal quart'ultimo posto sono sempre quattro e l'Atalanta avrà domani una sfida proibitiva al San Paolo di Napoli, ma le partite che mancano alla fine del campionato sono sempre meno. Il Cagliari di Zeman avrà a disposizione altre dieci finali per puntare all'obiettivo minimo che, oramai, sembra essere l'ultimo disponibile per agguantare un'insperata salvezza.
L'allenatore boemo ha fallito il secondo appuntamento dopo il ritorno in panchina. Sabato scorso il pareggio, sfortunato per carità, contro l'Empoli. Questa sera, invece, nonostante la buona volontà ed una prova sufficiente, il Cagliari non è riuscito ad impensierire il Milan di Inzaghi che s'è imposto per 3-1. Mister Zeman ha così analizzato la sconfitta di San Siro, ai microfoni di Sky Sport: "Siamo venuti a San Siro per giocarci la partita, eravamo in gara fino al rigore che secondo me non c'era: quello ci ha tagliato le gambe, e da lì in poi abbiamo perso la testa. Durante la settimana abbiamo fatto un grande lavoro soprattutto tattico, non ho avuto in mano la squadra per tre mesi e quindi non volevo caricarli molto dal punto di vista fisico. Credo però che un lavoro del genere possa portare via molte forze a livello mentale".
Il boemo ha risposto, inoltre, alla domanda sulle proteste a fine gara nei confronti dell'arbitro: "A Tagliavento ho detto semplicemente che il rigore da lui assegnato a mio avviso non c'era, e che bisogna avere più attenzione: noi siamo una squadra che lotta per salvarsi e commettere errori del genere può essere decisivo. Perseguitato dagli arbitri? Forse qualche anno fa, ora non più".
Infine, sugli errori difensivi e non solo: "Abbiamo commesso anche noi degli errori molto gravi, sia in occasione del primo goal di Menez a cui è stato concesso troppo spazio per il tiro, sia in quello di Mexes che non è stato contrastato a dovere dai miei difensori. Dobbiamo migliorare, la base c'è e bisogna cercare di competere con gli avversari".
Polemiche ed episodi dubbi, dunque, che i calciatori del Cagliari non hanno voluto alimentare e commentare nel post gara. L'unica immagine che ci arriva dagli spogliatoi di San Siro è quella di Avelar, terzino mancino dei sardi, che sfila in mixed zone mostrando il fotogramma del fattaccio sul cellulare passando proprio alle spalle di Abate, impegnato a sua volta in una classica intervista all'emittente satellitare.