E’ Maurizio Sarri il vincitore della panchina d’argento per la stagione 2013-14. L’allenatore, nativo di Napoli ma cresciuto in Toscana, era considerato tra i favoriti per l’ambito premio insieme all’attuale allenatore del Palermo Giuseppe Iachini, ma alla fine il gran calcio mostrato lo scorso anno e lo straordinario percorso compiuto con l’Empoli che è confluito con il ritorno della squadra toscana in serie A dopo 10 anni ha portato la maggioranza dei suoi colleghi a votarlo.
Il tecnico dell’Empoli mai aveva vinto questo premio che oltre a glorificare la scorsa annata è un giusto riconoscimento per la straordinaria carriera del tecnico di Figline Valdarno che ha iniziato ad allenare dalla seconda categoria e, dopo una lunga trafila, ora è finalmente giunto in serie A all’età di 55 anni.
Queste le sue dichiarazioni dopo la consegna del premio "Pensando che sono partito dai dilettanti e adesso sono qui a ricevere questo importante riconoscimento da colleghi di A e B provo un’immensa soddisfazione. Ho fatto tutte le tappe che un allenatore deve percorrere. La dedica va a tutti i giocatori allenati in questi anni, in particolare a quelli avuti la passata stagione: senza la loro grande applicazione noi allenatori non esistiamo”.
Voci lo accostano a diversi club, dal Rubin Kazan fino al Milan.” Se sogno e mi sento pronto per una big? A questo punto della mia esperienza mi sento pronto per qualsiasi cosa”, ha risposto il tecnico empolese, “Ma prima di tutto sogno di arrivare ai 38-39 punti necessari per restare in A anche l’anno prossimo. Ho ancora due anni di contratto, alleno dal ’91, che mi capiti una grande o di far grande l’Empoli per me è lo stesso. Il Rubin Kazan? Me lo ha chiesto pure mia moglie, l’ho letto ma non ne so nulla, ho conosciuto un ex allenatore di quel club perché è venuto qualche giorno a seguire i nostri allenamenti ma altro non so”.