"Siamo orgogliosi di aver chiuso l'accordo con il Milan. Riccardo Saponara domani sarà a Empoli per seguire la partita con l'Inter, domenica inizia ad allenarsi: contiamo di averlo a disposizione di Sarri per la gara di Coppa Italia con la Roma. Felice del suo ritorno, crediamo molto in lui: sarà un tassello fondamentale per la salvezza. Lo volevano in tanti, anche club più forti di noi economicamente. Ha prevalso il cuore e l'attaccamento del ragazzo verso la piazza che lo ha lanciato". Queste le parole di un commosso e felice Fabrizio Corsi, presidente dell'Empoli, al termine della trattativa che ha riportato un anno e mezzo dopo Riccardo Saponara al suo club di origine.
Saponara torna a casa quindi, in quell'Empoli che lo aveva valorizzato in serie B, dov'era esploso nella stagione 2012-2013 quando aveva realizzato ben 13 gol in 40 presenze. Prestito dal Milan con diritto di riscatto fissato a 4 milioni. L'esperienza a Milanello l'avrà sicuramente formato come uomo, ma come calciatore Saponara si porterà dietro un'esperienza rossonero poco positiva: soltanto 8 le sue presenze, una in questo campionato, per 90 minuti, nella sconfitta interna contro il Palermo. Di Saponara se n'era parlato molto bene lo scorso anno, quando Massimiliano Allegri lo fece debuttare nel derby, lasciandolo in campo per quasi tutta la partita dove giocò anche discretamente. Nella stagione scorsa però, al di là di questa singola gara, il ragazzo forlivese ha collezionato soltanto 140 minuti. Troppo poco per mettersi in mostra in una società come quella rossonera; troppi infortuni che ne hanno condizionato preparazione ed allenamenti.
A San Martino in Strada, dove ha mosso i primi passi, Riccardo veniva impiegato come numero 10 alle spalle delle punte, con libertà di svariare su tutto il fronte in attacco. Nel corso degli anni però ha cambiato diverse posizioni, giocando da seconda punta, da ala, ma anche da mezzala di centrocampo. Ruolo che ha ricoperto anche nell'Under 21 di Devis Mangia, con la quale ha giocato ben 22 partite, condite anche da tre gol contro Russia, Turchia ed Israele. Veloce, dotato di ottima tecnica individuale, Saponara riesce ad esprimersi al meglio quando ha campo davanti a sè e può puntare l'uomo nell'uno contro uno. Non a caso uno dei suoi idoli di giuventù è Kakà (con il quale giocò prorio nel derby in coppia), in onore del quale in passato ha vestito anche la maglia numero 22.
Dove verrà schierato? Nel 4-3-1-2 di Sarri, Saponara può collocarsi in tre ruoli, come sopra specificato. Può svariare nel terzetto di centrocampisti come mezzala di sinistra, ad esempio al posto di Vecino o Croce (a seconda delle condizioni di uno dei due), anche se potrebbe causare qualche problema di equilibrio all'assetto tattico (foto 1); potrebbe alternarsi con Verdi come rifinitore alle spalle delle due punte, Tavano e Maccarone, come 10 classico (foto 2); oppure l'allenatore empolese potrebbe adottare un cambio di modulo e spostarsi su un 4-3-2-1 ad albero di Natale con Saponara e Verdi dietro la punta di riferimento che si inseriscono a piacimento negli spazi (foto 3).
Di certo le soluzioni non mancano, ed un innesto importante in un contesto giovane ed ambizioso come quello empolese, potrebbe far rivivere a Saponara i giorni di gloria di due anni fa. Saponara torna ad Empoli, la camiseta azzurra è pronta a riabbracciare il suo pupillo.
Infine, ecco un video delle prodezze di Saponara nel 2012/13, con la maglia dell'Empoli: