"A Cesena con l’energia della Supercoppa". Questo il Benitez pensiero alla vigilia della gara contro la squadra romagnola. Il tecnico spagnolo lancia, a mò di slogan, un messaggio importante alla sua squadra, cercando di toccarli nell'orgoglio e non far abbassare la tensione come spesso accade contro le piccole.
Un filo conduttore, che unisce idealmente l'ultima gara del 2014 alla prima del 2015: "Chiaramente vogliamo sfruttare l’energia e l’entusiasmo della Supercoppa per proseguire in campionato con la stessa mentalità e lo spirito vincente. La partita di Doha ci ha dato tante indicazioni importanti. Io, come allenatore, sono sempre esigente e se da un lato sono soddisfatto per la grande prestazione, dall’altro vorrei che la squadra si esprimesse sempre con quella intensità. Per questo motivo bisogna migliorare e dimostrare il nostro pieno potenziale anche nelle gare come quella di domani".
Inevitabilmente l'attenzione si sposta sulla condizione fisica della squadra partenopea dopo la sosta natalizia. Ecco la risposta di Benitez: "La squadra ha effettuato test individuali ed i risultati sono anche migliori a quelli dello scorso anno in questo periodo. Però il calcio non è solo fisico, dobbiamo dare il massimo anche sul piano del gioco ed essere concentratissimi sulla gara di Cesena. I ragazzi hanno dimostrato intensità, passione e voglia di vincere. Se noi facciamo quello che sappiamo fare possiamo competere contro chiunque. Io dico che a Cesena dobbiamo dimostrare la capacità di dare il cento per cento anche con le squadre che hanno una classifica più bassa della nostra".
Impazza il mercato e le domande sui nuovi acquisti Strinic e Gabbiadini arrivano puntuali: "Sono due giocatori che hanno qualità e che aiuteranno la rosa. E’ un passo avanti rispetto a prima e sia
Mercato sì, ma anche la situazione infortuni. Come procede il recupero di Insigne e Zuniga? "Entrambi stanno lavorando anche col pallone. Insigne procede nella sua tabella, Zuniga migliora di giorno in giorno ma ha dei fastidi ancora. Quando si tratta del ginocchio bisogna stare molto attenti, non è semplice la rieducazione, dobbiamo aspettare e vedere di volta in volta sotto pressione come reagisce la gamba".
Infine, in un giorno molto doloroso per la piazza partenopea, un pensiero in memoria di Pino Daniele: “Sono addolorato perché perdere un artista così importante è un dolore per tutti, non solo per i napoletani. Non seguo molto la musica ma ho sentito "Napule è" ed ho visto che rappresenta e racchiude in pieno il sentimento della città".