E' il 90esimo minuto, l'arbitro fischia, è finita: Napoli-Milan 3-1. Non c'è storia, gli azzurri nettamente superiori stendono un Milan ancora alla ricerca di una identità. Non basta la sorpresa Taarabt per risollevare il morale della piazza rossonera. Ma, in realtà, Napoli-Milan non finisce qui. Dopo il triplice fischio l'attenzione si sposta su due momenti particolorari che segnano la partita: Il pianto di Balotelli e la contestazione delle curve del Napoli contro Aurelio De Laurentiis.
IL PIANTO - Al 70esimo minuto Seedorf sostituisce uno spento Balotelli che siede in panchina e si sfoga (non come tutti avremo pensato) piangendo. C'è chi ipotizza che la causa sia la brutta prestazione , c'è chi per degli insulti razzisti ( assolutamente falso) e chi per la ritrovata figlia Pia, nata proprio a Napoli. Alcune testimoniaze, infatti, affermano che il neo papà avrebbe voluto segnare per dedicare il gol alla figliaNon possiamo conoscere con certezza il motivo del pianto, ma ciò che è certo è che SuperMario ha perso lo smalto delle ultime stagioni e sarà compito del tecnico olandese rigenerarlo.
LA CONTESTAZIONE DEL NAPOLI- Il secondo episodio che farà parlare ancora per molto avviene all'inizio della gara: Le curva B mette in mostra uno striscione di protesta contro il presidente:"Uccidi i nostri sogni, per soddisfare i tuoi bisogni". In curva A,invece, i tifosi espongono la scritta: "Stufi di partecipare vogliamo trionfare". Il resto dello stadio non è d'accordo e decide di difendere il presidente con il coro "scemi, scemi, scemi" rivolto ai contestatori. L'aria del San Paolo è a dir poco surrale, la tifoseria è spaccata, cosa farà ADL?