Nedo Sonetti, navigato allenatore con un'esperienza trentennale sulle panchine di Serie A e B, è intevenuto in esclusiva ai microfoni di Catania Vavel News, trasmissione radiofonica sportiva legata a Vavel Italia, in onda ogni venerdì sulle frequenze di Radioforyou, condotta da Andrea Motta, Serena Calandra e Gabriele Mirabella. Il tecnico toscano ha parlato per noi di Catania – Udinese in qualità di doppio ex (ha allenato i friulani nel biennio 1987-1989 e i siciliani nella stagione 2004-2005).

Mister, che partita sarà al Massimino?

"Si tratta di un match molto delicato perché l’Udinese viene da una pesante sconfitta casalinga. Il Catania, d’altro canto, non sta facendo benissimo e si trova in una situazione difficile".

Nella sua lunga carriera ha avuto l’opportunità di lavorare sia con Giampaolo Pozzo, sia con Nino Pulvirenti. Qual è la differenza tra i due ambienti?

"A Catania la situazione è più calda: la partita non si gioca solo la domenica, ma è come se si disputasse ogni giorno della settimana. A Udine, invece, non è così: c’è l’opportunità di lavorare con più tranquillità, anche se mi rendo conto che la debacle con l’Inter possa aver creato qualche problema allo spogliatoio".

In Sicilia, invece, i problemi di spogliatoio sembrano essere finiti con l’esonero di Maran.

"Mah, non so perché Rolando sia stato allontanato. Bisognerebbe essere all’interno della società per capire determinate vicissitudini. Quel che certo è che Maran l’anno scorso ha raccolto grandi risultatati, ma quest’anno è partito male e la decisione è stata quasi inevitabile".

Qual è il suo pensiero su De Canio?

"Si tratta di un bravo allenatore, con un buon baglio d’esperienza e che sa bene come destreggiarsi in questo genere di situazioni. Allenare il Catania è un’occasione gratificante e lui non se l’è lasciata scappare".

Ci sono alcune analogie tra il suo arrivo a Catania e quello di De Canio. Anche lei, come il tecnico di Matera, arrivò a stagione in corso per fronteggiare un momento delicato. Cosa le disse Pulvirenti quando la chiamò?

"Sono passati tanti anni, ma ricordo che mi disse che dovevamo salvarci a tutti i costi. La squadra non navigava in acque tranquille, la società aveva affrontato investimenti ingenti e non potevamo permetterci di perdere la Serie B".

Che consiglio si sente di dare ai supporter rossazzurri?

"Ai tifosi etnei dico di stare vicini alla squadra e, in particolare ai giocatori perché, negli ultimi anni, hanno regalato loro grandi soddisfazioni".

Per ascoltare l'intervista a Nedo Sonetti, vai al minuto 18 del video sottostante