Davide Baiocco, centrocampista della Cremonese con un illustre passato in Serie A con le maglie di Juventus, Perugia, Piacenza, Reggina, Catania e Brescia, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Catania Vavel News, trasmissione radiofonica sportiva legata a Vavel Italia, in onda ogni venerdì sulle frequenze di Radioforyou, e condotta da Andrea Motta, Serena Calandra e Gabriele Mirabella. Il giocatore umbro ha fatto il punto della situazione sulla formazione di Rolando Maran, senza dimenticare un accenno ai suoi trascorsi rossazzurri e al suoi progetti.
Davide, che ne pensi del Catania di quest’anno?
"Non ho seguito molto i rossazzurri, perché la domenica sono impegnato con la Cremonese. La classifica, però, parla chiaro e i risultati sono al di sotto delle aspettative. Tanti tifosi etnei mi hanno chiamato preoccupati, ma bisogna analizzare la situazione a tutto tondo. Credo che, nonostante il gruppo sia stato in parte cambiato, non sia indebolito. Anzi, la squadra mi sembra più competitiva e dispone di un tecnico molto preparato. Ha avuto la sfortuna di affrontare nelle prime giornate compagini di valore come Fiorentina e Inter. Al di là dei punti, l’analisi va fatta in maniera più accurata. È giusto mostrare un po’ di preoccupazione, ma questo è un gruppo che può fare bene e confermare i risultati della scorsa stagione. I tifosi sono preoccupati, ma ancora c’è tanta strada da fare; l’importante è che la squadra lavori bene, senta la vicinanza dei supporter e che ci sia unità d’indenti".
Hai lasciato Catania da quattro anni. Tra i tuoi ex compagni, militano ancora in maglia rossazzurra Izco, Alvarez e Capuano. Sei rimasto in contatto con loro?
"Li ho visti e sentiti la scorsa estate, ma non da quando è iniziato il campionato. Per questo, non conosco le dinamiche interne della società di via Magenta. Sapere il risultato finale non basta a giudicare l’andamento degli uomini di Maran: ci vuole un po’ di pazienza e i risultati arriveranno".
Fin dalla gestione di Pasquale Marino, il 4-3-3 è il marchio di fabbrica del Catania. A parte alcune gare con Montella, nessuno ha avuto il desiderio di cambiarlo. Come mai?
"Io conosco bene Maran. È un allenatore preparato, non è presuntuoso e non si fissa sui moduli. Un tecnico può prediligere uno schema tattico, ma sono le caratteristiche degli uomini a sua disposizione a dettarlo. Considerando la rosa del Catania, il mister trentino può optare per qualsiasi modulo. Ciò che conta è l’interpretazione del ruolo da parte dei giocatori; un 4-3-3, per esempio, può trasformarsi facilmente in 4-2-3-1 quando la mezzala va dietro le punte. Insomma, i problemi degli etnei non sono di tattica".
Parliamo di te. Dopo cinque giornate, la Cremonese è al comando del campionato di Lega Pro Prima Divisione.
"Siamo partiti bene, abbiamo una rosa importante. L’obiettivo è di portare la società dove merita. Nell’organigramma ci sono persone serie e competenti, che investono tanto, amano la città e vogliono raggiungere grandi traguardi. Vincere non è mai semplice, ma rispetto all’anno scorso siamo partiti un po’ meglio e abbiamo avuto un pizzico di fortuna in più; abbiamo giocatori importanti infortunati, ma stiamo lavorando bene: il percorso è lungo, ma la squadra ha un grosso potenziale e un grande margine di crescita, quindi sono fiducioso".
In carriera ti sei tolto tante soddisfazioni, tra cui l’esordio in Champions League nel 2002 con la maglia della Juventus. Hai 38 anni, fino a quando vuoi proseguire?
“Fino a quando il Signore me lo permetterà e mi darà la possibilità di essere lucido dal punto di vista mentale e in ottima forma fisica, continuerò a giocare a calcio. Sono pronto da un po’ di tempo anche a fare altro, ma fino a quando qualcuno mi vorrà sul rettangolo verde, sono disponibile a dare il mio aiuto in campo”.
Nel tuo futuro potrebbero esserci Perugia, la tua città natale, o Catania, la tua seconda casa.
"Sì, decisamente. Voglio andare dove si possano realizzare i miei desideri. Non è un segreto il fatto che mi piaccia lavorare con i giovani. Ci sono stati alcuni contatti sia con il Catania, sia con il Perugia per iniziare un futuro nei loro settori giovanili. Il mio cuore, però, dice Catania…"
E non sarebbe male lavorare al Torre del Grifo Village…
"Proprio così, ma non dipende solo da me. Tutti conoscono la mia volontà e il mio desiderio. Vedremo quando appenderò gli scarpini al chiodo”.
L'audio dell'intervista a Davide Baiocco è disponibile a partire dal minuto 34 del seguente video.