Si era presentato nel calcio italiano con una doppietta a Genova nel settembre 2011, poi due anni altalenanti e il timore che fosse soltanto una delle tante meteore passate dalla Penisola. Stasera Maxi Moralez inizia la sua seconda avventura a Bergamo con un gol di fondamentale importanza per la stagione dell'Atalanta: primo successo in trasferta dopo tre sconfitte e rotto il tabù del Bentegodi, dove i nerazzurri non avevano mai battuto il Chievo. L'Atalanta va alla sosta con 9 punti in classifica: forse è un peccato fermarsi proprio adesso che la squadra aveva cominciato a carburare, di certo le due settimane senza campionato possono essere vissute serenamente.

Colantuono dà fiducia alla squadra che sei giorni fa ha superato l'Udinese: l'unica variazione nel 3-5-1-1 è Brivio al posto del febbricitante Del Grosso. Sannino prova qualche variante rispetto alla squadra che ha perso a Catania: dentro Claiton, Bentivoglio Improta, panchina per l'ex Radovanovic e Sestu. Il Chievo prova a prendere in mano la partita e dopo pochi minuti protesta già per un mani di Carmona in area: il replay evidenzia che il tocco è avvenuto con la spalla, però il braccio largo avrebbe potuto indurre l'arbitro Doveri in errore. Paloschi cerca l'eurogol dalla distanza, ma non inquadra la porta: l'attaccante di Chiari si inventa assist man quando sul suo traversone Consigli deve metterci il pugno per togliere il pallone a Théréau. Al 16' l'episodio che cambia la storia della partita. Bonaventura effettua un traversone sul secondo palo verso Raimondi, il numero 77 nerazzurro gira il pallone di testa sul palo opposto per Moralez: il Frasquito si gira e con il destro batte Puggioni. Sono passati 374 giorni dall'ultimo gol di Moralez, siglato più di un anno fa a Catania su regalo del portiere Andujar. L'Atalanta non è la squadra compassata delle prime partite, gioca con sicurezza e difende con autorità il vantaggio per tutto il primo tempo: unico pericolo su un'incursione di Estigarribia, ma la rete che si gonfia è la parte esterna. Paloschi si mangia il gol del pareggio a un centimetro dalla porta, per sua fortuna il gioco era fermo: altrimenti i tifosi del Chievo se lo sarebbero divorato vivo.

Ennesimo episodio dubbio in area atalantina dopo cinque minuti del secondo tempo: Bellni entra in tackle su Théréau, Doveri indica il corner. Imbufalito il pubblico veronese per l'ennesimo torto arbitrale: il capitano nerazzurro ha preso il pallone, colpendo però anche l'attaccante francese in un secondo momento. L'Atalanta capisce che è meglio chiuderla, ma Puggioni nega due volte il 2-0: prima si esalta su un tiro dalla distanza di Raimondi, poi chiude lo specchio della porta sull'incursione di Moralez. Sannino si affida a Pellissier, togliendo il giovane Improta: entrano anche Hetemaj e Cesar. Colantuono toglie l'autore del gol Moralez, inserendo il giovane Baselli che in uno scorcio di partita conferma le ottime impressioni sul suo conto. L'Atalanta non riesce a tenere: Brienza, inserito al posto di Bonaventura, perde troppi palloni che innescano le ripartenze clivensi. A sei minuti dalla fine il Chievo ha un'occasione clamorosa: Consigli fa il supereroe sul colpo di testa di Pellissier, poi la difesa atalantina sbroglia in qualche modo. I cinque minuti di recupero sono un'apprensione per l'Atalanta. Rigoni lascia partire un tiro che Lucchini devia quel tanto che basta da mandare il pallone fuori dallo specchio: sul successivo corner la palla attraversa l'area e si spegne sul fondo. Il fischio finale di Doveri è una liberazione per Colantuono: l'Atalanta vola a 9 punti, il Chievo resta fermo a 4 e Sannino deve sperare che la pazienza di Campedelli non sia finita.