Sullo sfondo dell’affare Lodi-Tachtsidis con il Genoa che sta preconizzando un cambio di pedine non indifferente nello scacchiere tattico di Rolando Maran, il Catania programma la stagione 2013-14 guardando anche agli innesti in prospettiva. Oggi il Liotro abbraccia un altro argentino, l’undicesimo in organico se si esclude Gomez ormai prossimo alla cessione, ovvero il centrocampista Federico Freire.
Interno di centrocampo con propensione offensiva, Freire arriva a parametro zero dal Velez Sarzfield, con cui è cresciuto nelle giovanili e ha disputato le sue prime gare da professionista fino alla scadenza del contratto, avvenuta lo scorso 30 giugno. Classe ’90, nativo di Buenos Aires, si affaccia al salto di continente con il proposito di premiare il fiuto del vice-presidente etneo Pablo Cosentino e dimostrare le proprie qualità, dopo le sole dodici partite ufficiali disputate nella sua finora breve carriera tra i professionisti, iniziata un anno fa.
Mediano dotato di un fisico duttile (185 cm x 83), mancino, vanta un buon controllo di palla nonché un affinato senso della posizione, ma un’impressione di primo acchito sul suo modo di muoversi in campo mette in luce un’eleganza quasi naturale, portato di un calcio passionale ma al contempo più scevro da costrizioni tattiche di ogni tipo come quello argentino; sui campi nostrani sono da verificare il suo adattamento agli standard del massimo campionato, oltreché la sua capacità di lasciare il segno e fornire segnali positivi lungo il percorso in rossazzurro. Una certezza è data dalla sua collocazione tattica, da localizzare nella posizione di mezzala sinistra in un 4-3-3, anche se la sua compattezza fisica rende futuribile un suo impiego come mediano davanti alla difesa nel 4-2-3-1.