La vittoria di domenica scorsa a Verona ha ridato linfa all'ambiente genoano, che ora ricomincia a credere verosimilmente in una salvezza a portata di mano, visti anche gli impegni difficili di Siena e Palermo, che andranno a far visita rispettivamente a Catania e Juventus. Ecco perchè Davide Ballardini si è mostrato fiducioso in vista del match di domenica contro il Pescara.
Il tecnico rossoblù è abbastanza esperto per non sottovalutare un avversario che, pur essendo destinato ad un inevitabile ritorno tra i cadetti, non regalerà certo alcunchè. ''Nulla è semplice in questo campionato, ci aspetta una partita difficilissima; mi auguro che i miei continuino a
La notizia che invece toglie il sorriso a Ballardini è la defezione di Kucka, che, sebbene sia tornato a correre, sarà disponibile solamente per la trasferta infrasettimanale di Torino del prossimo mercoledì; lo slovacco verrà rimpiazzato ancora da Rigoni, che si è ben disimpegnato a Verona. Indisponibili anche i degenti di lungo corso Rossi e Olivera. Per quanto riguarda la formazione, il tecnico romagnolo sembra comunque intenzionato a riutilizzare il 4-3-1-2, così disposto: Granqvist, Manfredini, Portanova e Antonelli davanti a Frey; a centrocampo, Matuzalem, Rigoni e Vargas interni, con Bertolacci a supporto del tandem offensivo Borriello-Floro Flores. Per la prima volta dopo tanto tempo, il Genoa non avrà giocatori squalificati, quindi Ballardini avrà ottime alternative anche in panchina.
Il Pescara si presenterà a 'Marassi' senza Pelizzoli, Modesto, D'Agostino, Quintero, Weiss e Caprari, tutti infortunati, mentre ci saranno due personaggi legati a doppio filo al Genoa: il portiere Perin, di proprietà del club rossoblù e prossimo al ritorno alla base in estate, e Beppe Sculli, indimenticato idolo della tifoseria genoana più accesa. Inoltre, Sculli venerdí si trovava proprio al tribunale di Genova per deporre, insieme all'ex dirigente rossoblù Capozucca, nell'ambito del processo a quattro tifosi genoani per i fatti di Genoa-Siena del 22 aprile 2012; ci si augura vivamente che domenica l'unico suo ruolo sia quello di calciatore, non quello di confidente della frangia più estremista della curva.