E' stata una vera battaglia, ma alla fine chi ride è la Sampdoria. I blucerchiati si avvicinano alla salvezza matematica, mentre i rossoblù si ritrovano terzultimi dopo la vittoria del Siena a Pescara, e ora restare in A si fa davvero dura.

PRIMO TEMPO-Ballardini sceglie il 3-5-2, con Antonelli interno di centrocampo, Moretti e Pisano esterni, e Immobile a supporto di Borriello. C'è il recuperato Kucka, così nella Samp c'è Krsticic, vertice basso del centrocampo speculare di Delio Rossi, che conferma la formazione tipo, con Eder-Icardi in attacco. Il match è subito acceso: al 12', Matuzalem entra in modo deciso proprio su Krsticic, si prende un giallo ma costringe il serbo ad uscire. Entra Munari, e la manovra blucerchiata ne risente a causa della scarsa qualità, mentre il Genoa appare troppo spaventato. Dieci minuti dopo viene ammonito anche De Silvestri per un fallo su Moretti, ma non si vedono tiri in porta. Al 28', Icardi guadagna una punizione dal limite: Eder batte a sorpresa rasoterra, e la sfera si infila alle spalle dell'incolpevole Frey. Il vantaggio doriano (quinto gol stagionale per il brasiliano) annichilisce il gioco del Grifone, che ora aspetta solo l'intervallo per riordinare le idee.

SECONDO TEMPO-Nel Genoa, entra Vargas al posto di un pessimo Pisano; Ballardini passa così al 4-3-3, e i rossoblù sembrano più propositivi, con Borriello che al 5' tira per la prima volta verso la porta, senza centrare il bersaglio. Delio Rossi inserisce Sansone per Eder, e il match si incattivisce ancora: ammoniti Granqvist, Costa e Moretti nel giro di due minuti. Al 15', Ballardini si gioca la carta Floro Flores, rinunciando ad Immobile; la scossa c'è, perchè al 20' è solo un grande intervento di Poli a respingere un destro violentissimo di Kucka in mischia. Il Genoa prende coraggio, e al 32' reclama un rigore per un contatto Costa-Granqvist in area doriana; un minuto dopo, la percussione di Floro Flores viene fermata irregolarmente dallo stesso Costa al limite dell'area.

L'arbitro Orsato estrae il secondo giallo per lui, lasciando la Samp in dieci uomini, e al 35' Matuzalem, avulso dal gioco fino a quel momento, sforna un tiro-cross dalla destra che si insacca sotto la traversa alle spalle del colpevole Romero. Ballardini sente aria di impresa, e toglie Moretti per Rigoni, ma di occasioni non ce ne sono; solamente una mezza rissa tra Munari e Vargas (il peruviano, ammonito, era diffidato e salterà l'Atalanta) e uno scontro di gioco in area doriana tra Kucka e Mustafi (subentrato per Estigarribia) ravvivano gli ultimi istanti di un derby che verrà ricordato come uno tra i peggiori dal punto di vista della qualità. In chiusura, Borriello, anche lui diffidato, viene ammonito per un fallo su Palombo: nemmeno lui ci sarà contro gli orobici. Il punto a testa finale serve più alla Samp, che sale a quota 37 e vede la salvezza vicinissima; il Genoa può recriminare per un approccio iniziale impaurito. Per salvarsi occorre giocare a viso aperto e con spregiudicatezza, e francamente oggi queste caratteristiche non si sono viste: il Palermo non ha vinto e il Siena è solo due punti avanti, ma per evitare una tremenda retrocessione servirà affrontare i prossimi incontri come se fossero finali, perchè il margine di errore è finito da un po'.