E' un Real Madrid molto più disteso quello che si prepara ad affrontare l'insidiosa trasferta odierna di Ipurua, contro l'Eibar di Mendilibar. I merengues, reduci dalla vittoria del Parco dei Principi e dal passaggio del turno in Champions League contro il PSG, devono ora rituffarsi in Liga, per cercare di blindare il terzo posto (53 punti, quinto invece il Siviglia a 45). Avversario un Eibar che lotta per l'Europa, ottavo a 39 punti.
Il matinée dei Paesi Baschi (si gioca oggi alle ore 13, per la ventottesima giornata di campionato) non potrà essere interpretato come una scampagnata dalla Casa Blanca, certamente sollevata per essere sopravvissuta al primo bivio stagionale. Superare il PSG, avversario temuto per i grandi giocatori acquistati nelle ultime sessioni di calciomercato, ha tranquillizzato un ambiente tradizionalmente elettrico, in fibrillazione per ogni prestazione sotto la media. Ma un altro passo falso in trasferta, dopo quello del Cornellà El Prat contro l'Espanyol, farebbe scattare l'allarme in vista del rush finale per accaparrarsi uno dei primi quattro posti in campionato. Ecco perchè Zinedine Zidane dovrà essere abile a motivare nuovamente una truppa che sembra concentrarsi solo nei grandi appuntamenti internazionali. Ipurua non è di certo un palcoscenico maestoso, ma è pur sempre la casa di una squadra di ottimo livello come l'Eibar di Mendilibar, test importante per valutare risposte di alcuni dei bocciati di Parigi. Su tutti Gareth Bale e Isco, in panchina martedì e dati come titolari oggi nei Paesi Baschi. Diversi in realtà i dubbi di formazione in casa Real. Dopo il trionfale passaggio al 4-4-2 contro il PSG, Zidane potrebbe tornare alle due punte e al trequartista, con Isco alle spalle del sempre famelico Cristiano Ronaldo e dello stesso Gareth Bale, pronto a rilevare Karim Benzema, difeso nuovamente in conferenza stampa dal suo allenatore. In difesa probabile turno di riposo concesso a Marcelo, con Theo Hernandez al suo posto, mentre Nacho si scalda per dar fiato a uno tra Raphael Varane e Sergio Ramos.
A centrocampo Luka Modric e Toni Kroos sono nuovamente abili e arruolati, ma Zizou non ha chiarito se saranno entrambi della partita dal primo minuto. Possibile dunque vedere Casemiro o Marcos Llorente davanti alla difesa, Kovacic (o Modric) mezz'ala destra e il tedesco interno opposto. Tutte scelte funzionali al reinserimento graduale di Modric e Kroos dunque, con Lucas Vazquez e Marco Asensio per una volta riserve dopo oltre un mese vissuto da protagonisti. Anche se, persino per i media madridisti, è difficile decriptare le decisioni di Zidane in caso di turnover estremo. Un turnover che dovrà tener conto delle qualità dell'Eibar, squadra che gioca un calcio gradevole, attraverso un 4-4-2 a volte scolastico ma ormai molto efficace. Mendilibar non potrà contare sul cileno Orellana come esterno destro e su Sergi Enrich di punta (entrambi infortunati). Proprio un ex Real come Pedro Leòn si candida come ala, al rientro da titolare dopo mesi di infortuni, mentre Kike Garcia e Charles dovrebbero comporre il duo d'attacco. A centrocampo Dani Garcia e Diop (con la possibilità Joan Jordan al posto di una delle due punte) faranno da frangiflutti, mentre è da tenere d'occhio il giapponese Inui, esterno sinistro che quest'anno è cresciuto anche in fase realizzativa. In porta Dimitrovic, linea difensiva a quattro formata da Ruben Pena, Arbilla, Ramis e Josè Angel, vecchia conoscenza del calcio italiano. Non ha nulla da perdere l'Eibar, a differenza di un Madrid che non può permettersi cali di concentrazione dopo la qualificazione ai quarti di Champions.