Il pareggio nel lunch match del sabato di Liga del Barcellona, al Camp Nou, contro il Celta Vigo dell'ex Unzue (2-2), aveva offerto al Real Madrid una chance imperdibile di accorciare ulteriormente le distanze dalla capolista blaugrana. Ma i merengues non sono riusciti a sfondare in serata il muro basco rappresentato dall'Athletic Bilbao del Kuko Ziganda, ottenendo solo un altro 0-0 in trasferta, come già accaduto al Wanda Metropolitano nel derby, e rimanendo così a otto lunghezze di distanza dagli arcirivali catalani.
Sorpassati dai colchoneros, raggiunti dal Siviglia al quarto posto (28 punti), gli uomini di Zinedine Zidane hanno mostrato anche ieri sera a San Mamès le difficoltà offensive che ne stanno caratterizzando questa prima metà di stagione. Un palo di Karim Benzema, almeno un paio di occasioni ghiotte di Cristiano Ronaldo, il fatturato verso la porta di Kepa della Casa Blanca, un tempo squadra da record sotto il punto di vista realizzativo, oggi preoccupante per momenti di carestia prolungata. E dire che Zizou aveva schiarato la miglior formazione possibile, l'once de Cardiff, con Sergio Ramos recuperato dopo la frattura al setto nasale patita nel derby (in campo con maschera protettiva), con il centrocampo titolare e con Isco alle spalle di Benzema e Cristiano, entrambi a segno nell'ultima in Liga contro il Malaga. Niente da fare: il Real fa enormemente fatica a segnare, un po' perchè i suoi due attaccanti centrali non sono al top della forma psico-fisica, un po' perchè il resto della squadra accompagna l'azione solo a tratti, mai con continuità per tutto il corso della gara. L'Athletic si è difeso invece con le unghie e con i denti, nonostante le assenze, disputando un match intelligente e di garra, con i lanci lunghi per Raul Garcia e Aritz Aduriz utili a risalire il campo, andando anche vicino al gol della beffa, soprattutto nel primo tempo, quando Keylor Navas, al rientro in Liga, si è dovuto sporcare i guantoni per evitare il peggio. In questo momento della stagione il Real non appare in grado di supportare le due punte e il trequartista (un Isco mobilissimo, sempre pronto a cercarsi la miglior posizione tra le linee e sugli esterni), soprattutto se i due centravanti non dialogano tra loro.
Nonostante la baldanza iniziale, Ronaldo ha infatti steccato ancora, non trovando la porta in almeno due occasioni importanti, sbattendo sul palo in una terza, con un gran sinistro da fuori. Toni Kroos ha provato a far saltare il banco con i suoi soliti tiri piazzati, mentre Luka Modric si è confermato l'unico, insieme a Isco, in grado di accendere la luce dal nulla, come nell'azione in cui l'arbitro Mateu Lahoz ha stoppato un Ronaldo lanciato a rete non concedendo la regola del vantaggio. Un Real che le ha provate tutte, compreso l'inserimento in extremis di Borja Mayoral e Mateo Kovacic, ha finito però nel cadere nella frustrazione, con Sergio Ramos espulso per la diciannovesima volta in Liga (record), dopo aver sbracciato nel gioco aereo contro gli ostichi Aduriz e Raul Garcia. Il capitano sarà dunque assente nella sfida chiave della prossima settimana contro il Siviglia di Eduardo Berizzo, ieri vincente in Andalusia sul Deportivo La Coruna, esattamente come i suoi compagni di squadra Dani Carvajal e Casemiro. Entrambi diffidati, canterano e brasiliano si sono fatti ammonire al tramonto della contesa, dicendo addio alla prossima di campionato, ma assicurandosi la presenza nel Clasico del 23 dicembre, subito dopo il Mondiale per Club. Un Clasico che diventa fondamentale per le ambizioni da titolo di un Real non ancora convincente, che prima dovrà affrontare il Borussia Dortmund in Champions League (poco più che una formalità, merengues già qualificati), poi proprio il Siviglia, alla vigilia del tentativo di bis nella scalata al tetto del mondo. Zidane attende di proseguire il suo dicembre all'insegna del turnover, ma dovrà forse trovare un sistema di gioco alternativo (magari un 4-4-2), nella speranza di riavere un Gareth Bale sano e pronto atleticamente. Al resto potrebbe provvedere il mercato, mai come in questo momento tanto atteso dai tifosi della Casa Blanca.