Dopo un lungo vociare, è arrivata anche la tanto agognata firma. Isco ed il Real Madrid si legano fino al 2022 e chiunque proverà ad interrompere questo matrimonio dovrà farlo per una cifra elevatissima: 700 milioni di Euro. Nel nuovo contratto del fantasista spagnolo è stata infatti inserita la chiacchierata clausola risolutoria monstre, la seconda più alta del club dopo quella di Ronaldo - la quale ammonta ad un miliardo di Euro. L'ex Malaga solidifica così il proprio rapporto con i Merengues, cancellando ogni fantasma che si aggirava sul suo futuro: l'accordo in essere fino ad oggi alle 15 circa, orario in cui il Real Madrid ha comunicato sul proprio sito e sui propri profili social il rinnovo, scadeva infatti il 30 giugno 2018. Senza una firma entro il primo gennaio prossimo, Isco sarebbe stato libero di parlare con altri club ed accordarsi a parametro zero.

Impensabile per la Casa Blanca perdere un gioiello così luminoso e di tale caratura. Isco è arrivato a Madrid nel 2013, dopo due intensi anni al Malaga ed un passato nel Valencia. Perez sborsò 30 milioni di Euro per assicurarselo, ma le prime stagioni non sono forse state quelle del vero Isco: soltanto lo scorso anno, dopo l'infortunio di Gareth Bale, il trequartista si è preso il Real Madrid, ha messo a tacere tutte le voci ed ha trascinato la sua squadra verso un doble Liga-Champions sul quale la sua firma è indelebile. Il suo bilancio nei quattro anni a Madrid racconta di 197 presenze, 34 gol e 46 assist. La carta d'identità è però ancora dalla sua: 25 candeline spente ad aprile ed un futuro più che radioso.

Domani, alle ore 14, Isco terrà una conferenza stampa al Bernabeu per parlare della sua firma. L'ha anticipato di un giorno Marcelo, che oggi ha parlato del proprio rinnovo, arrivato invece ieri, anche per lui fino al 2022: "Mi sento molto felice e fortunato, spero di restare qui ancora per molti anni. Entrare nella storia del Real Madrid è un orgoglio immenso. Mi sento come un canterano con tutto il tempo che ho trascorso qui, voglio dare tutto per il club anche nei prossimi cinque anni e spero che non siano gli ultimi. Quando il Real Madrid perde, soffro come un tifoso, ho l'opportunità di essere tifoso e giocatore del club in cui milito".