Si disputa stasera, alle ore 22, al Camp Nou di Barcellona, la gara di andata della Supercoppa spagnola edizione 2017. Avversari, i blaugrana del nuovo allenatore Ernesto Valverde, e il Real Madrid del confermatissimo Zinedine Zidane. Un'edizione estiva del Clasico, dunque, valevole già per un titolo, che verrà assegnato mercoledì prossimo nella cornice del Santiago Bernabeu. Si sfidano le due squadre più titolate di Spagna, con i catalani avanti nel computo delle Supercoppe nazionali, dodici trofei contro i nove dei rivali di Madrid. 

Ernesto Valverde. Fonte: Alex Caparros/Getty Images

Il doppio confronto che vedrà impegnati i vincitori dell'ultimo campionato di Liga (Real) contro i detentori della Copa del Rey (Barcellona) non è in realtà un inedito per quanto riguarda la pretemporada 2017. C'è infatti un precedente amichevole, datato il 29 luglio scorso, con i blaugrana vincenti all'Hard Rock Stadium di Miami, nell'ambito dell'International Champions Cup. Un 3-2 griffato Messi, Rakitic e Piquè per i catalani, Kovacic e Asensio per i blancos. Ma in due settimane l'ambiente del Barça è stato prima scosso, poi stravolto dal caso Neymar, "prelevato" a suon di centinaia di milioni (220 di clausola rescissoria) dal Paris Saint-Germain. L'addio del brasiliano ha causato enorme irritazione dalle parti del Camp Nou, non solo per la perdita di un giocatore fenomenale, ma soprattutto per le modalità con cui si è verificata (prova di forza del PSG e volontà del giocatore). Ecco perchè l'andata della Supercoppa di Spagna rappresenta il primo test per voltare pagina per i blaugrana, con Valverde all'esordio in panchina in incontri ufficiali. L'ex allenatore dell'Athletic Bilbao non ha al momento modificato sistema ed interpreti del Barça tradizionale, preferendo affidarsi ai punti cardine della squadra. Tra i quali c'è senza dubbio Andres Iniesta, recuperato negli ultimi giorni dopo un fastidio muscolare, e favorito sul portoghese Andrè Gomes nel ruolo di mezz'ala sinistra. Al suo fianco, in mediana, Sergi Busquets e Ivan Rakitic, mentre la retroguardia dovrebbe essere composta da Aleix Vidal (in vantaggio su Semedo), Gerard Piquè, Samuel Umtiti e Jordi Alba. Ter Stegen in porta, ma è dall'altra parte del campo che le luci dei riflettori saranno puntate su Leo Messi, sempre più simbolo del barcellonismo dopo la vicenda Neymar. Di punta, El Pistolero Luis Suarez, con il canterano Gerard Deulofeu pronto a sfruttare la sua occasione con la camiseta della sua vita. Sarà lui a muoversi sulla "banda" che era di Neymar, in attesa di Dembelè o Coutinho (intanto il Barça ha ieri acquisito il centrocampista brasiliano Paulinho).

Piquè. Suarez e Busquets. Fonte: Manu Fernandez/Associated Press

Completamente diversa l'atmosfera in casa Real Madrid. I merengues hanno giocato martedì sera a Skopje, mettendo in bacheca un altra Supercoppa, quella Europea, a scapito del Manchester United di Josè Mourinho, battuto con lo score di 2-1 (reti di Casemiro e Isco per i blancos, di Lukaku per i Red Devils). Il famigerato Sextete invocato dalla stampa di Madrid passa ora anche per il Camp Nou di Barcellona, dove lo scorso anno in Liga il Madrid pareggiò i conti all'ultimo minuto, grazie a una zuccata del solito Sergio Ramos. Il capitano, apparso in ritardo di condizione in Macedonia, sarà al centro della difesa merengue insieme a Raphael Varane, con Dani Carvajàl e Marcelo confermatissimi terzini, e Keylor Navas tra i pali. Sarà un Real che dovrà però fare a meno di Luka Modric, nuovo numero dieci dopo l'addio di James Rodriguez. Il croato, squalificato, è il faro del centrocampo madridista, completato dalla sapienza tecnico-tattica di Toni Kroos e dall'onnipresente Casemiro, ultimamente divenuto anche uomo dai gol pesanti. Difficile rimpiazzare un giocatore come Modric, che apre e rifinisce le azioni del Real, esce dagli spazi stretti, elude il pressing avversario, alternando palleggio corto a precisi cambi di campo. Il connazionale Mateo Kovacic è il favorito numero uno per prenderne il posto nella corrida del Camp Nou, con il nuovo arrivo Dani Ceballos scalpitante dalla panchina. In attacco il principale dubbio di Zidane risponde al nome di Cristiano Ronaldo: il portoghese ha pochi allenamenti nelle gambe, ma potrebbe esordire in stagione dal primo minuto. Praticamente certa la presenza di Isco, divenuto intoccabile negli ultimi mesi, probabile quella di Benzema, centravanti che fa girare il resto della squadra. Si profila dunque un ballottaggio tra CR7 e Gareth Bale, gallese concupito da Mourinho. Già, perchè se nel Barça la MSN non esiste più, al Real la BBC è messa in discussione dall'avvento prepotente del malagueno Isco.