Tanti esperimenti per Jorge Sampaoli che batte Singapore con un rotondo 6-0. Buone sensazione con il 2-3-5, ma è un modulo che deve essere rivisto e riprovato più volte in vista dei match ufficiali. In goal anche Fazio, Gomez e Paredes che ereggono la bandiera della Serie A. Ottima prova anche di Acuna, esterno adattato a centrocampo che ha fruttato un grande apporto.

LE SCELTE:

Jorge Sampaoli propone un super offensivo 2-3-5, modulo insolito ma molto utilizzato dall'ex Siviglia per via della sua filosofia tecnica. Quintetto offensivo stellare con Dybala, Di Maria, Gomez, Lanzini e Correa. Icardi parte dalla panchina perchè non è ancora al meglio fisicamente. Noi abbiamo disegnato questo modulo, ma sarà tatticamente impossibile capire qual è il sistema di gioco adottato dal tecnico argentino. L'idea del nuovo allenatore è quella di creare un blocco che coinvolga anche i calciatori militanti nella massima serie argentina. In campo, infatti, spazio a Marcos Acuna (Racing), con una panchina che comprende Tagliafico (Indipendiente), Maidana, Igacio Fernandez e Lucas Alario (River Plate).

PRIMO TEMPO:

Avvio di partita inevitabilmente favorevole alla maggior classe dell'Argentina. Nei primi 15' minuti non vi sono clamorose occasioni da goal, ma la squadra di Sampaoli inizia a premere con insistenza verso la porta avversaria. Singapore sta facendo la sua partita, ma sorprende la poca convizione da parte dell'Argentina nel cercare un goal che smuoverebbe gli equilibri del match. Al 25' minuto ci pensa Federico Fazio ad aprire le danze sugli sviluppi di calcio d'angolo. Il centrale della Roma è lasciato libero al centro dell'area e ne approfitta prontamente con un tocco di piatto vincente. L'Argentina si sveglia e raddoppia con il primo goal in nazionale da parte di Correa, perfettamente assistito da un Dybala nuovamente dimenticato dalla retroguardia di Singapore. L'ex gioiellino della Sampdoria si fa trovare pronto in area di rigore e insacca alle spalle di Sunny. Sampaoli sta ottenendo dei buoni risultati con questo inedito modulo, soprattutto sotto l'aspetto offensivo. Ovviamente non ha di fronte una squadra di caratura mondiale, ma è comunque un test importante per capire su quale aspetto serva migliorare. Un primo tempo che termina sul punteggio di 2-0, con gli argentini che conducono meritatamente. Non poteva che essere così, ma luci ed ombre mascherano una prestazione piuttosto deludente. Bene l'attacco, ma ciò che non convince è la fluidità di gioco. E' un match amichevole con tante novità e assenze pesanti.

SECONDO TEMPO:

Il secondo tempo inizia a ritmi blandi, ma con l'Argentina che ha sempre in mano il pallino del gioco. Fino ad ora va evidenziata l'ottima prestazione di Acuna, con l'esterno del Racing che si adatta alla grande in questo nuovo modulo. Quantità e sostanza ereggono la mediana di Sampaoli. Al 60' arriva il tris firmato dal Papu Gomez, autore di un sinistro potente che termina nell'angolino. Azione tutta "italiana" con l'assist di Paredes e la finalizzazione dell'atalantino. Inizio di ripresa migliore per la Seleccion, favorita anche dal calo fisico della squadra di Sundram. La linea difensiva, infatti, concede più spazio ai fuoriclasse argentini, sempre pericolosi con quel quintetto offensivo. Al 70' botta dalla distanza di Paredes che centra in pieno il palo. Gran conclusione del centrocampista giallorosso, un mix di coordinazione e precisione abbinati a una meravigliosa qualità. E' lui stesso a rendersi nuovamente protagonista siglando il goal del 4-0 con un destro a giro piazzato che si infila alla destra del portiere. Un tocco da biliardo di ottima caratura. Nel finale si iscrivono a referto anche Alario e Di Maria, bravi a farsi trovare pronti in area di rigore ed a freddare il portiere avversario. Game, set and match. L'Argentina vince e Sampaoli può iniziare a sorridere con la consapevolezza che c'è ancora da lavorare per trovare la quadratura perfetta.