La Real Sociedad settima in classifica affronta il Granada penultimo, che oggi ad Anoeta ha solamente un’opzione per continuare a sognare un’altra stagione ne LaLiga: vincere. E invece a trionfare è ancora una volta la formazione basca, che va due volte in vantaggio (prima con Vela e poi con Juanmi) e condanna il Granada alla retrocessione. 3 punti preziosi per Sacristan e la sua banda, che così balzano in sesta posizione, sopra l’Athletic Bilbao, e si riportano a 2 punti dal Villarreal (che ieri ha battuto lo Sporting Gijon per 3-1). Dopo l’Osasuna, anche il Granada fa marcia indietro: l’anno prossimo sarà Segunda Division, per i ragazzi di Adams.
Le formazioni
Eusebio Sacristàn conferma il peculiare 4-3-3 con Geronimo Rulli tra i pali, difeso dalla coppia centrale Raul Navas-Gonzalez (che fa 300 oggi con la Real) e lateralmente da Zaldùa e Yuri Berchiche; recuperato in extremis sulla mediana Illaramendi, che chiude il triangolo di centrocampo con il sempreverde Xabi Prieto ed el pirata Granero; tridente offensivo privo di un vero e proprio centravanti, data l’indisponibilità di Willian José: Vela, Juanmi, e Oyarzabal completano l’undici titolare.
L’ex stella dell’Arsenal Tony Adams punta invece su un solido 4-2-3-1, con l’unico estremo difensore messicano de LaLiga, Guillermo Ochoa in porta, poi il capitano Folquier largo a destra, centrali Hongla ed Ingason, oltre a Silva sulla sinistra. Centrocampo fitto con la coppia mediale composta da Agbo ed Angban, dietro al terzetto sulla trequarti formato dagli esterni Mallè ed Isaac Cuenca (unico spagnolo tra i titolari), mentre al centro si posiziona Andreas Pereira, classe ’96 del Manchester United; Unica punta, che parte per la seconda volta dal primo minuto dal suo arrivo nel mercato di gennaio, è il 31enne ex Borussia Dortmund Adrien Ramos.
La partita
Il clima torrido di San Sebastiàn non agevola il ritmo della gara ad Anoeta, la quale palesa una netta difficoltà da parte di entrambe le squadre all'arrivare con una frequenza accettabile alla conclusione. Basti pensare che il primo tiro in porta arriverà solamente al 26esimo minuto, con un tentativo neanche troppo convinto da parte del 21enne Andreas Pereira, che oggi presiede la posizione centrale sulla linea della trequarti scelta da Adams. La partita è estremamente equilibrata, con entrambe le squadre che appaiono restie allo scoprirsi e ad attaccare con un buon numero di uomini, tentando spesso verticalizzazione sui tagli dei propri uomini offensivi. Il risultato si tramuta in moltitudine di palle perse e manovre sterili che non premiano affatto lo spettacolo. Sul finire di primo tempo il Granada però ricade nei propri errori di concentrazione, prima facendosi scappare Oyarzabal sulla destra, e poi dimenticandosi di Carlos Vela in area di rigore, che sull’assist del canterano sigla l’ottavo gol della sua stagione. Il gol di Vela, che non segnava dalla sfida contro l’Eibar del 28 febbraio scorso, è l’unico sussulto in 45 minuti di mortorio calcistico. Si va negli spogliatoi sull’1-0 per i padroni di casa.
Il Granada però deve assolutamente vincere, se vuole prolungare le speranze di sopravvivenza nel massimo campionato nazionale. È in effetti un inizio di ripresa più pimpante quello dei filipinos, che spingono con maggiori convinzione e spirito, portando parecchi uomini in zona offensiva, contrariamente a quanto mostrato nel primo tempo. Questa voglia di rimettere in piedi la gara scopre molto la squadra ospite, che rischia al 55’ quando Vela è libero di colpire di testa in area di rigore, ma Ochoa non concede la doppietta al connazionale. Nei minuti successivi però arrivano i primi frutti per il Granada, che libera con una bella azione il centravanti Ramos davanti a Rulli, salvo poi vedersi annullare l’operato per una posizione irregolare che non vi era. Passano pochi secondi e gli indizi divengono prove: stavolta il centravanti colombiano pareggia con un bel colpo di testa, su assistenza di un inesauribile Folquier, al 65’ minuto.
Il pari risveglia di fatto la contesa, visto che 1 punto a testa non accontenterebbe nessuno. Al 67’ la traversa di Juanmi, colpita con un destro dal limite del numero 7 txuri-urdin, fa tremare la retroguardia del Granada, che rischia clamorosamente al 74’ minuto quando Oyarzabal sfrutta una celere combinazione verticale tra Juanmi e Sergio Canales, - subentrato all’autore del gol inaugurale Vela - che lo libera davanti ad Ochoa, ma il giovane numero 18 sciupa la colossale occasione. Nel finale cala il Granada, ed incrementa la pressione della Real Sociedad, che diventa decisamente incontenibile per la fragile difesa biancorossa. Juanmi, pochi minuti dopo aver centrato la traversa di Ochoa, riceve la sfera da uno scavetto a dir poco delizioso di Sergio Canales, e la schiaffa alle spalle del portiere messicano per l’agognato 2-1.
Il decimo gol stagionale di Juanmi spezza le ginocchia del Granada, ben conscio e consapevole che la permanenza ne LaLiga è scivolata via.
La qualità superiore della Real Sociedad ha prevalso sulla voglia messa in campo dal Granada: tra i migliori in campo Illaramendi, che ancora una volta ha dimostrato un'imperturbabilità ed una freschezza mentali davvero singolari in mezzo al campo. Ottima la prova anche di Oyarzabal, al quale è mancato soltanto il gol (trovato la settimana scorsa contro il Valencia) e 20 minuti deliziosi di Sergio Canales, che ha ricordato a tutti di quale pasta è fatto l'ex centrocampista del Real Madrid.