Il blocco del mercato blocca James Rodriguez. No, non è solo un gioco di parole, ma la realtà della situazione che si è venuta a creare nelle ultime settimane in casa Real Madrid. Il numero dieci colombiano, da tempo non più titolare in maglia merengue, aveva infatti espresso pochi giorni fa - nel postpartita della finale del Mondiale del Club vinta contro i giapponesi del Kashima Antlers - la sua intenzione di riflettere bene sulle offerte ricevute da altri grandi club europei, lasciando intendere di non essere più disposto a tollerare altri sei mesi vissuti in panchina.
James e il Real devono fare ora i conti con la sentenza del Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna (TAS) che ha ridotto da due a una sessione la sanzione del blocco del mercato della Casa Blanca (per violazione delle regole sul tesseramento dei giocatori minorenni), il che significa che il club di Florentino Perez non potrà comunque effettuare operazioni in entrata durante la finestra di gennaio. Ecco perchè - a meno di clamorosi colpi di scena - El Diez rimarrà a Madrid fino al termine della stagione, come confermato al quotidiano spagnolo AS nelle ultime ore dal potente procuratore Jorge Mendes. Nulla da fare dunque per il colombiano e le sue pretendenti, che dovranno attendere giugno per sferrare l'offensiva sul grande talento dei cafeteros. Fino a qul momento James proverà a ritagliarsi altro spazio nelle gerarchie di Zinedine Zidane, magari sfruttando un calendario particolarmente intenso (si riprende dopo Capodanno con gli ottavi di Copa del Rey, avversario il Siviglia), oltre che qualche assenza importante (come quella di Gareth Bale). Zidane ha dimostrato di essere un convinto fautore del turnover, ma complessivamente a James sono state offerte meno chances rispetto ai vari Isco, Marco Asensio e Lucas Vazquez, se è vero che il colombiano è solo al ventesimo posto nella lista dei giocatori più utilizzati in questi primi mesi di stagione.
Situazione che potrebbe radicalmente cambiare a partire dalla prossima sessione di mercato utile, quella estiva, in cui alla porta del Real busseranno ancora club di mezza Europa, tra cui il Chelsea di Antonio Conte, che avrebbe voluto acquisire James già a gennaio, grazie al ricavato della cessione del brasiliano Oscar in Cina. Invece un eventuale approdo a Stamford Bridge sarà ritardato, posto che comunque i Blues dovranno soddisfare le richieste economiche di Florentino Perez, che non ha alcuna intenzione di svendere un giocatore pagato la bellezza di ottanta milioni di euro solo due anni e mezzo fa. In questo intreccio di mercato si inserisce anche l'affaire Thibaut Courtois. Il portiere belga del Chelsea avrebbe infatti confidato ad alcuni amici e compagni di squadra di essere pronto a fare il tragitto inverso rispetto a quello di James, per accasarsi dunque alla Casa Blanca, dove prenderebbe il posto di Keylor Navas. Suggestioni e ipotesi che lasciano il tempo che trovano, ma che sembrano comunque verosimili, dato che il Real è ancora alla ricerca di un grande portiere giovane, e Courtois risponde ai requisiti richiesti. Ciò che è certo è che Perez avrebbe tutto l'interesse a scatenare un'asta internazionale per James Rodriguez, sul quale pare essere forte il pressing anche di altri club come il Bayern Monaco (alla cui guida c'è Carlo Ancelotti, che con il colombiano ha mantenuto un ottimo rapporto) e come il Manchester United di Josè Mourinho, ancora influente presso il presidentissimo. Continuano intanto a farsi insistenti le voci di un primo approccio del Real Madrid per provare a strappare Paulo Dybala alla Juventus, anche se al momento sembra trattarsi solo di un sogno per il club merengues, data l'indisponibilità dei bianconeri di privarsi di un simile talento, peraltro ancora giovanissimo.