Gara folle, al Benito Villamarin. Avanti grazie ad una rete di Iago Aspas, il Celta Vigo subisce il ritorno del Betis, che prima pareggia grazie a Ruben Castro e poi si porta in avanti con una rete siglata da Sanabria. Poco male, comunque, per il Vigo, portatosi sul 2-2 in seguito alla doppietta di Iago Aspas. Nel finale, infine, la svolta: prima il 3-2 di Pezzella, a cui fa seguito circa dieci minuti dopo il preziosissimo colpo di testa di Roncaglia.
Padroni di casa che scendono in campo adottando un coperto 5-3-2: davanti ad Adan, terzetto difensivo composto da Bruno, Pezzella e José Carlos. In mediana, lanciato dal 1' Donk, con Petros e Ceballos le mezzali. Molto importanti, inoltre, i compiti degli esterni Durmisi e Cejudo, incaricati di servire il tandem offensivo formato da Ruben Castro e Sanabria. Un più offensivo 4-2-3-1, invece, per gli ospiti, con il cilendo Hernandez piazzato trequartista ma spesso più dietro per formare un 4-3-3. Ruben in porta, con Cabral e Fontas in qualità di centrali. Roncaglia e Jonny i terzini, pronti a sovrapporsi in maniera offensiva agli esterni d'attacco Wass e Bongonda. Radoja e Diaz a centrocampo, Iago Aspas confermato prima punta
Gara inizialmente molto sonnolenta, con il Betis pronto ad attendere le eventuali controffensive del Celta Vigo. I tanti giocatori difensivi schierati da Sanchez del Almo, infatti, insabbiano i rispettivi avversari, costretti ad allargare il gioco per trovare un qualsiasi tipo di breccia. Questo atteggiamento alla fine paga positivamente gli ospiti, che al 15' ed alla prima occasione riescono a perforare l'arcigna difesa di casa. Autore del prezioso 0-1, Iago Aspas, bravissimo a ribadire in rete il lob in area di Wass, precedentemente servito con un altro cross da Bongonda. Funziona in maniera perfetta, dunque, la tattica orizzontale del Celta, che solo così riesce a siglare una rete tanto importante ai fini della classifica. La rete subita così presto ammazza mentalmente il Betis, in seria difficoltà al momento di proporre una trama offensiva a causa dell'attitudine difensivista naturale conseguenza del modulo adottato.
Al 24', dopo una fase di stallo, ancora Celta Vigo pericoloso, con Wass che tenta da fuori impensierendo il portiere Adan e costringendo Pezzella a mettere frettolosamente in angolo. Sei minuti dopo ci prova invece Ceballos, i suoi dribbling non riescono però a trovare il varco giusto. Finalmente, dopo più di mezz'ora, il Real Betis riesce a mettersi in evidenza, quando è Ruben Castro a tentare un'azione di sfondamento al minuto numero trentasette, tentativo sventato però dalla retroguardia andalusa senza troppi problemi. Tre minuto dopo ci prova invece Durmis, che in area mette in serie difficoltà Durmizzo. Nella fase finale di frazione salgono dunque i padroni di casa, trovando una ghiottissima occasione al 40', quando uno scellerato Fontas atterra Petros, procurando per gli avversari un rigore ineccepibile. Sul dischetto va Ruben Castro, freddo nel battere centrale battendo il portiere avversario. Che beffa, per il Celta vigo, che dopo una prima frazione dominante conclude la propria metà gara subendo la rete. L'ultima azione di tempo capita sui piedi di Wass, che al 44' colpisce debolmente non riuscendo a ribadire in rete l'ottimo suggerimento in area di Bongonda.
Seconda frazione che comincia in maniera più gagliarda da parte dei padroni di casa, che già al 48' colpiscono un clamoroso palo con Ruben Castro, servito da Ceballos e bravo a concludere dal limite dell'area. Tre minuti dopo tenta invece Durmisi, sempre da fuori e con il medesimo risultato del compagno. Il tanto attaccare dei padroni di casa, come rivitalizzati nella ripresa, li porta clamorosamente a ribaltare, quando è Sanabria al 53'a marcare il tabellino servito dal solito eterno Ruben Castro, vero e proprio crack in questa partita. Inutile, nell'occasione, il tentavio di Cabral, che sulla linea non riesce a respingere la conclusione dell'avversario. Poco male, comunque, per il Celta Vigo, sicuramente scosso dal clamoroso ribaltone ma lucido di fatto in campo, con un gioco attento e tutt'altro che inoffensivo.
Gli andalusi infatti, senza mai perdere la bussola, riescono a pareggiare, trascinata dal falco Aspas bravissimo a colpire in area dopo un inserimento da attaccante vero. Imprendibile, nell'occasione del gol concretizzatosi al 61', Bongonda, bravo a scappare sulla sinistra e a riproporre l'ennesimo cross in area. Il 2-2 anima inevitabilmente la gara, con Betis e Celta convinte di poter portarsi a casa il massimo dei punti. Tra le due contendenti, ha la meglio ed in maniera imprevista il Betis, che da corner batte per la terza volta Ruben. Autore del gol, al minuto numero settantatre, Pezzella, il cui stacco imperioso non lascia scampo alla retroguardia andalusa. Nei minuti finali ancora padroni di casa pericolosi, al 76' e Castro che, davanti al portiere, perde l'attimo, favorendo l'inserimento di un Ceballos ugualmente impreciso.
E' un vero e proprio trionfo, per i biancoverdi, che tre minuti dopo quasi potrebbero calare il poker, se Joaquin non concludesse poco precisamente, trovando comunque la risposta affannosa di Ruben. Gara finita? Nemmeno per sogno. Proprio quando i tifosi di casa erano praticamente certi del successo, il 3-3 di Roncaglia, che da corner ed all'85' sigla la preziosissima rete del pari. Quante emozioni, al Benito Villamarin, con il Celta lucidissimo nel marcare la rete a tempo quasi ultimato. Nel finale non si registrano altre emozioni, considerando anche i tantissimi cartellini cacciati dal direttore di gara Martinez. Su tutti, particolarmente nervoso Petros, che si fa cacciare al 90'. Niente più, in questa gara. Migliore in campo per i padroni di casa, Ruben Castro. Per gli ospiti in evidenza Iago Aspas.