Il Real Madrid del day after del rinnovo di Cristiano Ronaldo non avrebbe potuto ricevere notizia peggiore. Toni Kroos, perno del centrocampo merengue, è stato infatti sottoposto ieri a esami strumentali che ne hanno evidenziato la frattura del quinto osso metatarsale del piede destro. Prognosi di un mese e mezzo, con tanto di addio ai big match di Liga contro Atletico e Barcellona, a quelli di Champions League con Sporting Lisbona e e Borussia Dortmund, e soprattutto al Mondiale per Club che si chiuderà il prossimo 18 dicembre.
Proprio Kroos era stato lo Stakanov della mediana blanca negli ultimi due mesi, da quando Casemiro era andato k.o. per infortunio al Cornellà el Prat contro l'Espanyol (18 settembre scorso). Da quel momento il tedesco ex Bayern Monaco è stato costretto a giocare praticamente ogni tre giorni, tornando nel proprio ruolo originario della sua carriera al Real davanti alla difesa. Accanto a lui si sono alternati in tanti, ancora una volta a causa dell'emergenza infortuni che ha colpito il Madrid in questa fase iniziale della stagione. Dopo aver perso anche Luka Modric, Zinedine Zidane ha infatti varato un centrocampo con Mateo Kovacic mezz'ala destra e Isco mezz'ala sinistra, con James Rodriguez e Marco Asensio alternative di lusso ma in fondo poco esplorate. Attualmente il principale dubbio dello staff tecnico del Real riguarda il recupero di Casemiro, il brasiliano pedina fondamentale nella conquista della Champions 2016, uomo d'ordine e di equilibrio come vertice basso di centrocampo, ancorchè dotato di minore qualità rispetto al suo compagno tedesco. Secondo quanto riferito oggi dai quotidiani spagnoli Marca e AS, Casemiro non dovrebbe farcela per il derby del Vicente Calderòn di sabato 19 novembre, mentre qualche possibilità di rivederlo in campo c'è invece per la successiva gara di Champions all'Alvalade di Lisbona contro lo Sporting. Andare a giocare sul campo dei cugini dell'Atletico senza gli unici due centrocampisti centrali della rosa merengue agita già i sonni dell'ambiente madridista, alla ricerca di soluzioni tampone in un momento tanto importante della stagione.
La prima - e più praticabile - è quella che prevede uno tra Luka Modric e Mateo Kovacic davanti alla difesa. Nessuno dei due croati ha in realtà le caratteristiche per giocare da volante, ma al Calderòn bisognerà fare di necessità virtù, in particolar modo se non dovesse essere recuperato Casemiro. Attualmente non è chiaro chi tra Modric e Kovacic potrebbe prendere il posto di Kroos: il numero diciannove del Madrid è appena rientrato da un infortunio al ginocchio (intervento di pulizia della cartilagine) e non gioca in quel ruolo da diverse stagioni (lo ha fatto solo all'inizio della sua carriera), mentre il suo più giovane connazionale è ritenuto inesperto per coprire una posizione tanto delicata, nonostante in Italia sia stato provato anche come vertice basso di una mediana tre. Come terzo di centrocampo rimangono alte le quotazioni di Isco, il malagueno tornato ad ottimi livelli dopo aver subito un iniziale ostracismo. D'altronde le alternative sono davvero pochissime: James Rodriguez in mediana può fare solo la mezz'ala, ed è noto che Zidane non straveda per il colombiano in quella porzione di campo, così come il maiorchino Marco Asensio, per ora utilizzato quasi esclusivamente come esterno mancino d'attacco. In caso di assoluta emergenza, il tecnico francese potrebbe ricorrere a Lucas Vazquez, polivalente canterano, come interno di centrocampo a destra, posizione che ha già ricoperto quest'anno a partita in corso. E non cambierebbe molto neanche con il 4-2-3-1, sistema in cui Isco o James agiscono da trequartisti, perchè ancora una volta gli unici veri centrocampisti a disposizione rimarrebbero proprio Modric e Kovacic.