Nelle ultime stagioni sulla panchina del Valencia si erano seduti allenatori con poca esperienza alle spalle, più delle scommesse della dirigenza e della proprietà che non delle possibili certezze su cui provare a ricostruire gioco e risultati. Questa volta però no. Questa volta sulla panchina del Mestalla si siede un tecnico come Cesare Prandelli a cui di certo non manca l'esperienza in panchina.
Il tecnico italiano era presente in tribuna ieri nella gara persa contro l'Atletico Madrid e ora, nella pausa per le Nazionali, può iniziare ad impostare quel lavoro necessario ad una squadra dalla buona qualità media, ma priva di certezze e sicurezze. Le prime parole di Prandelli oggi in conferenza stampa riguardano la storia del Valencia: "Sono affascinato dalla mentalità valenciana che somiglia molto a quella di Firenze: sono piazze che vogliono sempre sentirsi protagoniste. Ho parlato con Peter Lim ed è un imprenditore più vicino al club di quanto non sembri, con un progetto a lungo termine che, a mio avviso, è la base per un’idea vincente. Perché l’obiettivo sarà riportare una società gloriosa come il Valencia in alto, cominciando da una qualificazione in Champions League, che non so ancora quando potrà arrivare."
Uno degli obiettivi deve essere anche quello di valorizzare l'attuale rosa a disposizione: "Non devo pensare al mercato futuro, il mio obiettivo è quello di trasmettere una mentalità di squadra e valorizzare i calciatori che ho a disposizione, che per me già sono i migliori della Liga. Quando ho incontrato Suso mi ha dato garanzie sulla serietà professionale dei calciatori, poi ha fatto un gesto bellissimo: stava ascoltando la partita del Valencia e al gol si è inginocchiato. Ho capito che c’è una forte emozione, anche se sei il direttore sportivo di un club così prestigioso. C’è stata subito empatia tra noi." Infine la sua idea di gioco: "L’idea di gioco che voglio portare è quella di collettivo, di compattezza, con poche idee ma chiare. Il primo aspetto su cui lavoreremo è la riconquista della palla, bisogna pressare più alti, vorrei che la tenessimo sempre noi!"