Continua la corsa dell'Atletico Madrid del Cholo Simeone, vittorioso anche al Mestalla di Valencia in un match duro ed equilibrato, risolto solo nel finale dagli ingressi decisivi di Torres e Ferreira Carrasco. Per i colchoneros si tratta di un successo fondamentale per continuare la rincorsa al Barcellona e tenere a distanza di sicurezza il possibile ritorno del Real Madrid. Arriva un'altra sconfitta per il Valencia, che, nonostante una prestazione volitiva, resta incagliato nelle paludi di mezza classifica.
Dopo le ultime altalenanti prestazioni, Gary Neville sceglie la via della continuità, mantenendo lo stesso assetto tattico, ma con uomini diversi, rispetto a quello che era stato il successo sul Malaga. Confermata la linea di difesa con l'ex Siqueira a sinistra, a centrocampo c'è Enzo Perez con André Gomes a supporto di Javi Fuego, perno centrale preferito a Parejo. In avanti, il tris d'attacco vede Feghouli e Cheryshev larghi, con Paco Alcarcer in posizione centrale.
Assenze importanti per l'Atletico Madrid, decimato in difesa: i Cholchoneros di Simeone già privi di Savic, devono fare a meno anche di Godin, assente dell'ultim'ora, causa attacco intestinale. Al centro della difesa con Jimenez, c'è il giovane Lucas Hernandez. A centrocampo, il Cholo opta per Kranevitter con lo spostamento di Saul sull'out destro. A sinistra gioca Koke, con Gabi nel mezzo. In avanti, la coppia d'attacco è ancora una volta Griezmann - Vietto.
A dare il benevenuto alle squadre ci pensa un Mestalla vestito come nelle grandi occasioni, con un pubblico che non si risparmia nemmeno a gioco fermo. Nel bollente catino valenciano, a scattere con maggior personalità è la squadra di casa, ben disposta in campo, aggressiva sui portatori cholchoneros, e capace anche di dettare i tempi di gioco in mezzo al campo.
Dopo una prima fase di studio, avara di occasioni da gol, è però l'Atletico Madrid a prendere man mano il comando delle operazioni, schiaccando oltre lecito la retroguardia di Neville, comunque attenta sui primi spioventi lanciati all'interno dell'area difesa da Diego Alves. Il primo brivido portato nella difesa valenciana arriva al quarto d'ora, con il drop di "Lucky" Luciano Vietto, scattato proprio sul filo del fuorigioco, ma impreciso con il destro al volo. Con il passare dei minuti, aumenta la pressione dei materassai, pericolosi una prima volta con Griezmann, chiuso in corner da Alves; poi, dopo un tentativo di Siqueira, letali ancora con le "petit diable", stavolta preciso nella stoccata mancina che dai venti metri trova il giusto corridoio per battere un Diego Alves, forse in poco reattivo.
Il gol del vantaggio madrileno, non scoraggia i padroni di casa, che, incitati da uno scatenato Neville, e spinti da un meraviglioso pubblico, appena tre minuti più tardi trovano il pareggio: nasce tutto dai piedi di Siqueira, bravo nel pescare Alcacer che di testa ammortizza alla perfezione per l'arrivo della corrente Cheryshev, impeccabile con in diagonale basso che non lascia scampo a Oblak.
Dopo il pareggio del Valencia il match si fa equilibratissimo, soprattutto grazie alla verve dei pipistrelli, ancora vicini al bersaglio grosso con il solito Cheryshev. L'Atletico prova la risposta con Vietto, ma tra le urla del Cholo, e l'esterno della rete dell'ex Villarreal, si rientra negli spogliatoi.
In avvio di ripresa, l'Atletico prova a partire forte, con una rapida circolazione del pallone abbinata al movimento perpetuo degli attaccanti. Saul prova il blitz nell'area valenciana con un colpo di testa alto; poi è ancora Saul, stavolta ad imbeccare Koke, chiuso alla perfezione da un Mustafi maiuscolo per larghi tratti del match.
La pressione dell'Altetico non accenna a diminuire, e sempre nella prima metà di ripresa, i colchoneros continuano a bussare dalle parti di Alves, tentnado il jolly anche con soluzioni dalla distanza. Il piede di Gabi però, non trova la giusta mira, e il Valencia, seppur con apprensione, resta aggrappato al risultato di parità.
L'ultima mezz'ora regala sprazzi di Valencia, pungente con Paco Alcacer, ma anche tanto Altetico, a centimetri dal vantaggio con Vietto, fermato in modo superlativo da Diego Alves.
L'ultimo spicchio di match viene ridisegnato dai cambi di Simeone, che prima sbilancia la squadra con l'inserimento di Torres, poi la riporta al 4-4-2 con l'uscita di un comunque positivo Vietto. Dall'altra parte, Neville soffre, ma non stravolge, concdendo minuti a Rodrigo, non incisivo come invece è Torres, bravo e fortunato al 72', quando sugli sviluppi di un corner battuto dalla destra, si fa trovare tutto solo sul primo palo, pronto per spingere in rete il pallone allungato proprio in quella zona da Jimenez. Per El Nino è il gol 102 con la maglia dell'Atletico, che arriva proprio nella fase cruciale di un match sudato.
Il gol dei colchoneros, finisce per mettere pepe ad un finale che già si preannunciava caldo, e che invece finisce per diventare infuocato: il Valencia si riversa in avanti, concedendo in modo inevitabile, occasioni in contropiede al fresco Carrasco, impreciso al minuto 78. Con il 90' sempre più vicino, anche gli animi si surriscaldano, e a pagare a caro prezzo è il Valencia: prima Feghouli viene graziato da Izquierdo, poi è Santos, già ammonito, a cadere nel tranello madridista e a finire anzi tempo il match.
Nonostante l'inferiorità numerica, Neville si gioca anche la carta Negredo, che appena entrato assiste al gol che invece di riaprire, chiude il match: Carrasco scappa via, entra in area, e beffa Diego Alves, non perfetto per usare un eufemismo, nell'intervento di piede. E' il gol che di fatto chiude il match e che regala tre fondamentali punti alla banda di Simeone.