E' una sconfitta che brucia per l'Atletico Madrid quella della Rosaleda. La squadra del Cholo Simeone aveva la concreta opportunità di passare sola in vetta alla classifica il Natale, e invece tra i sogni dei Colchoneros e la realtà si è inserito un grande Malaga, favorito dall'espulsione di Gabi al 55', ma comunque autore di una grande gara.
Alla fine l'ha decisa una mezza autorete con Godin sfortunato protagonista in occasione del tiro di Charles deviato dal 2 rojiblanco che a 2' dalla fine ha consegnato 3 punti pesantissimi al Malaga ora un po' più distante dai bassi fondi della classifica. Per l'Atletico invece, è un Natale in vetta, ma in compagnia del Barcellona che dovrà recuperare una partita, e con lo spettro del Real che torna a farsi sotto in classifica.
Il Malaga di Javi Garcia riceve la capolista in un match delicatissimo per gli andalusi, costretti a fare punti per tirarsi via dai bassi fondi della classifica. Garcia sceglie un 4-4-2 solido e compatto con Duje Cop e Charles a formare la coppia d'attacco. Di contro, l'Atletico Madrid ha la grande chance di passare il natale solo in vetta alla classifica della Liga, complice l'impegno nel mondiale per club del Barcellona. Simeone, arriva alla Rosaleda con la miglior difesa del campionato, appena 7 reti subite, ma con tre attaccanti come Carrasco, Vietto e Griezmann pronti per far male anche ai ragazzi di Javi Garcia.
Il Match si apre nel segno dei padroni di casa, propositivi e vicini al vantaggio dopo soli 5 minuti con un tiro di Camacho corretto da Charles che impegna Oblak in una parata ad altissimo coefficente di difficoltà. La squadra di Javi Garcia gioca bene, soprattutto gioca senza paura di concedere metri per le ripartenze avversarie che si concretizzano in una sola circostanza, quando Carrasco calcia alto al 10'.
Con lo scorrere dei minuti l'incontro si fa sempre più equilibrato, soprattutto per merito del Malaga che tiene bene il campo e ribatte colpo su colpo le azioni dei Colchoneros un po' sottotono nella prima parte di gara. Le occasioni da una parte e dall'altra stentano ad arrivare, soprattutto a causa della solidità delle due retroguardie, le meno battute di Spagna rispettivamente con 7 e 14 reti. L'Atletico ha un sussulto al minuto 34' con la punizione calciata da Carrasco sulla quale Kameni si fa trovare pronto. Poi è la volta del Malaga che ancora sull'asse Camacho - Charles rischia di far capitolare la difesa madrilena, salvata ancora da un performante Oblak che tiene lo 0-0 all'intervallo nonostante un accenno di rissa proprio nel finale di tempo, con Charles e Carrasco protagonisti.
All'intervallo, Simeone cambia il fantasma di Vietto con Fernando Torres per dare più peso e profondità ad un Atletico spuntato in avanti. A partire forte però, è ancora il Malaga che senza timori reverenziali mette nuovamente in difficoltà la fascia destra rojiblanca dove Juanfran viene continuamente puntato nell'uno contro uno da Juankar.
Il neo entrato Torres combatte come un leone tra due giganti come Weligton e Albentosa, ma è lontano dal Nino che al 55' il match cambia faccia ed esce dai binari dell'equilibrio; Gabi, appena ammonito, si lascia andare commettendo un fallo di mano volontario ed inutile che non sfugge a Mateu Lahoz che provvede per il doppio giallo e dunque per l'espulsione del capitano dei Colchoneros.
Il Malaga capisce di poter vincere la partita e così inizia ad attaccare con ancor più insistenza il fortino rojiblanco difeso da Oblak ancora reattivo nel bloccare al 60' la conclusione di uno spento Cop.
Nell'ultimo quarto di gara il Malaga avrebbe la possibilità colpire l'Atletico, ma proprio sul più bello escono tutti i limiti dell'attacco andaluso, il peggiore di tutta la Liga con appena 9 gol in 16 giornate. Javi Garcia prova a michiare le carte, gettando nella mischia lo storico capitano Duda, ma è Fernando Torres a farsi pericoloso con una bella percussione bloccata dall'uscita di Kameni.
Nel finale più che mai nervoso e concitato, Javi Garcia si gioca anche la carta Santa Cruz per sfruttare l'esperienza e la fisictià del bomber sudamericano che però non incide. Torres invece, prova a dare la scossa ai suoi, ma in 10 uomini è troppo complicato impensierire una difesa solida come quella del Malaga che nel finale getta il cuore oltre l'ostacolo per trovare il gol che arriva senza alcun avviso, al minuto 87'. E' Amrabat a costruire l'azione con l'apertura precisa verso l'indisturbato Charles che controlla con il petto e calcia, trovando sulla sua strada la deviazione di Godin che mette fuori causa Oblak trafitto in maniera beffarda sul primo palo.
La Rosaleda impazzisce di gioia, mentre la panchina dell'Atletico e Simeone non possono far altro che incoraggiare i Colchoneros colpiti proprio all'ultima curva.
La stanchezza diventa un fattore, l'uomo in meno si fa sentire e così nei 3 di recupero concessi da Mateu Lahoz, l'Atletico non crea praticamente nulla acconsentando alla vittoria del Malaga che può finalmente festeggiare i 3 punti contro una grande squadra.
La capolista Atletico Madrid resta ferma a quota 35, in compagnia del Barcellona che però ha una partita da recuperare e con il Real che torna a farsi minaccioso. Il Malaga invece, acqisisce 3 punti d'oro per la corsa alla salvezza che fanno fare un salto in avanti importante agli Andalusi ora 13^ a quota 17 punti.