Tre volte Ronaldo, tre volte CR7, nel primo tempo a inibire l'urlo del Sanchez Pizjuan, nella ripresa a cancellare il furore agonistico riacceso dal rigore di Bacca. Iborra supera Casillas e porta in dote un finale acceso, confuso, di sofferenza. Vince il Madrid, vince Ancelotti. L'esame più duro nella rincorsa al Barcellona è alle spalle, il Real trionfa da grande squadra, sfruttando al massimo le occasioni create, la polvere di stelle luminose nella notte di Siviglia e ringrazia Casillas, portiere record, portiere della storia.
Il Real non fa sconti, la Champions è lontana, Ancelotti non può lasciar la Liga a Luis Enrique, si tiene Bale per la ripresa e mette Sergio Ramos in mediana. Isco e James a creare ai lati, Chicharito con CR7. Passata da poco la mezz'ora, sale al proscenio Cristiano Ronaldo. Marcelo infila per Isco sull'out di sinistra, traversone che trova il portoghese al piano superiore, 0-1 e corsa ad abbracciare l'amico Coentrao. Un refolo di vento e raddoppio. Si parte dalla parte opposta, James mette dentro, Chicharito spizza, Ronaldo mette la gamba. 0-2 e Emery alle corde. Tutto si riapre qualche minuto dopo. Ramos esagera in area, concede il rigore e Bacca non sbaglia.
La ripresa vive di ondate, la prima è di marca blanca. Al minuto 69, ancora Ronaldo. Bale rileva Hernandez, porta palla, rientra e mette al centro, Ronaldo, sul secondo palo, scodella di testa a scavalcare Sergio Rico. Niente da fare, il Siviglia, sotto 1-3, non molla la presa. Aleix Vidal corre forte a destra, palla dietro e diagonale sul palo lontano di Iborra. Incandescente il finale, Casillas è sotto assedio, il Real si schiera a protezione della retroguardia, tutti davanti a San Iker, batti e ribatti, sprechi e paure, poi il triplice fischio. Vince il Madrid.