Sa soffrire, sa reagire, sa dominare: in una parola, è un Campione. Anthony Joshua non si dimostra però un buon profeta: aveva detto che avrebbe terminato l'incontro nell'ottavo round, invece ne impiega sette per mandare ko Alexander Povetkin. Nella splendida cornice di Wembley, il russo si presenta sul ring molto ben preparato, con una precisa strategia e un indubbio coraggio. Joshua parte molto lentamente, subisce un paio di colpi nelle prime riprese, poi inizia a prendere in mano il match e, fulmineo, alla settima ripresa, con una serie di impressionante potenza, guadagna la 22esima vittoria in carriera, la 21esima per ko, conservando le sue 3 cinture mondiali. Il promoter Eddie Hearn dovrà ora decidere come sfruttare l'enorme potenziale mediatico di Joshua: ci sarà la sfida col vincete tra Wilder e Fury, o la rivincita con White? Sul ring, AJ chiede al pubblico chi vorrebbero come prossimo avversario, facendo però capire che sarà White la prossima opzione.

Più divertente Eddie Hearn: "AJ è un campione vero, non un campione di Instagram". Su Instagram, Wilder ha oltre un milione di followers...

Il match

Michael Buffer, dopo un conto alla rovescia, introduce il match, chiamando sul ring Alexander Povetkin, accolto da una bordata di fischi. Joshua viene introdotto con le note di We will rock you, ma prima del suo ingresso nell'arena si esibisce il rapper londinese Nines con "I see you shining". AJ è tranquillo e sorridente, saluta il pubblico, ed "entra£ nella coreografia allestita per l'occasione mentre a Wembley risuona Seven Nation Army di duemilaseiana memoria. Dopo il lungo show e il ringraziamento agli sponsor e alle varie sigle pugilistiche, la presentazione dei giudici e dell'arbitro, Michael Buffer può finalmente lanciare il suo celeberrimo Let's get ready to rumble.

Primo round
Pantaloncini bianchi per l'inglese, neri per il russo. Dopo 2 minuti e 58 di studio, durante i quali Joshua fa valere il suo maggior allungo, Povetkin sorprende l'inglese con una combinazione montante sinistro / gancio destro, che fa vistosamente piegare le gambe dell'avversario. Ripresa per il russo.

Secondo round
AJ sanguina al naso. Povetkin svolge un apprezzabile lavoro col sinistro, si muove con leggerezza e velocità. Joshua è sulle difensive, non affonda i colpi. Qualche jab sinistro di AJ gli permette di agguantare la ripresa.

Terzo round
Fulmineo destro di Povetkin che si fa aggressivo. Joshua non ci sta e prova a rispondere, ma il russo tiene bene il centro del ring e non arretra. Povetkin va ancora a segno col gancio sinistro, Joshua viene fuori nel finale col solito jab, ma nel complesso è il russo ad aver portato i colpi più pesanti.

Quarto round
Montante di Joshua, che fa sanguinare Povetkin all'arcata sopraccigliare destra. AJ sfrutta l'allungo, la ferita di Povetkin peggiora vistosamente. Round ad AJ.

Quinto round
L'angolo del russo si occupa di medicare la ferita. L'azione di Povetkin è meno rapida e brillante, Joshua respinge gli assalti con facilità, e va a segno con un paio di jab sinistri dalla lunga distanza. Round all'inglese.

Sesto round
Povetkin si lamenta per una testata, poi subisce gancio sinistro e montante destro di Joshua. Il russo riprende a venire avanti, incassa un destro al volto, poi ancora il jab sinistro di AJ. I colpi dalla corta distanza del russo sono invece schivati da AJ, che si aggiudica la ripresa.

Settimo round
Fulminea, arriva la conclusione del match. Joshua va a segno con un destro che fa barcollare Povetkin, poi una combinazione destro/sinistro lo manda al tappeto. Il russo fa fatica ad alzarsi, l'arbitro lo lascia colpevolmente continuare, Joshua lo investe con un'altra serie di colpi che mettono fine all'incontro. Killer instinct puro.