Azzurro sbiadito. Il giovedì londinese non regala soddisfazioni all'atletica italiana. Nell'alto, bocciatura doppia. Per certi versi attesa quella della giovane Furlani, in difficoltà ad 1.80 e fuori a 1.85. Sorprendente, in negativo, quella di Alessia Trost. Un solo salto di livello, il terzo a 1.85, poi una prova in chiaroscuro ad 1.89. Niente finale, evidente la rabbia al termine. Passeggia la Lasitskene, sorvola quote ordinarie senza alcuno sforzo, è nettamente la favorita.
Negli 800, contro-prestazione della Santiusti. Settima nella quarta batteria - successo qui della Wambui - con un tempo alto. 2'02"75, qualificazione lontana. Non tradiscono le principali candidate al successo. La Wilson - 2'00"52 - controlla la prima batteria, poi Semenya e soprattutto Niyonsaba nell'ultima. Suo il miglior tempo di accesso alla semifinale, 1'59"86. Forfait della Sum.
Cose straordinarie nel giavellotto. Vetter, il secondo di sempre, spara l'attrezzo a 91.20. In tredici superano gli 83 metri, contesto di livello incredibile. Il ceco Frydrych centra il personale, 86.22, seconda misura assoluta. Per Rohler, 83.87. Un solo lancio, redditizio, per l'eterno Pitkamaki.
Genzebe Dibaba, problemi fisici e un difficile recupero dopo i 1500, rinuncia ai 5000. Duello annunciato tra Obiri ed Ayana. Nella prima di due batterie, non si espongono. Mantengono le prime posizioni per evitare rischi, è una sorta di passerella. Laura Muir trova la qualificazione con il tempo di ripescaggio, stremata crolla al traguardo. Boato del pubblico britannico. 14'56"70 per la keniana Obiri, la seconda batteria è della Gidey - 14'59"34 - con la Hassan in avanscoperta solo nel finale.
Tre batterie nei 1500 U. Manangoi - 3'45"93 - precede Kiprop, finalmente positivo, nella prima. A Mikhou la seconda, epilogo con Mathews - 3'38"19.
Infine, semifinali dei 200 D. La Schippers rafforza la sua candidatura. Il bronzo dei 100 taglia il traguardo in 22"49. Medesimo crono, poco dopo, per la Miller. La Ta Lou, nella terza e ultima, respinge la Asher Smith. 22"50 per l'ivoriana.