La Diamond League fa tappa a Rabat, si entra nella retta conclusiva dell'edizione 2018 - tre uscite prima delle due tornate finali a Zurigo e Bruxelles. La striscia vincente della russa Lasitskene si interrompe, la divina inciampa nell'alto fallendo tre volte a 1.94. Ne approfitta la Demireva, prima davanti alla Levchenko - medesima misura, 1.94, miglior percorso per la bulgara. Nell'asta U, Sam Kendricks sigilla il record del meeting con 5.86, tre nulli a 5.60 per un Lavillenie in difetto. La Schwanitz chiude il peso donne al primo lancio. 19.40, non basta alla Dubitskaya il personale - 19.21. L'estone Kirt illumina il giavellotto, sparando l'attrezzo a 89.75. Record nazionale, un metro - qualcosa in più - di margine su Hoffmann. Quarto Rohler. Per completare il discorso inerente ai concorsi, splendida performance della Ibarguen. 14.96 - anche un 14.91 di chiusura - nel triplo.
Sifan Hassan cancella il limite europeo nei 5000, l'olandese corre in 14'22"34. Meglio di lei la keniana Obiri - 14'21"75, ovviamente prima al mondo nel 2018. Kejelcha - 7'32"93, crono eccellente - rimanda Balew nei 3000, la Semenya vola nei 1000 stampando il record della Diamond League - 2'31"01. 8'06"19 di Kigen nei 3000 siepi, Kaazouzi - 3'33"22 - brucia F.Ingebrigtsen, Souleiman e Holusa nei 1500. Senza la Semenya, la Niyonsaba detta legge negli 800 - 1'57"90 - il giamaicano Bloomfield si prende il giro di pista - 44"33.
Brianna McNeal conferma la sua leadership nei 100hs - 12"51, precede tre connazionali - la Miller controlla i 200 - 22"29. Bel 22"40 della Asher Smith, terza la Prandini. A rifinire il quadro, l'attesissimo 100 maschile. Coleman ruggisce e sul filo di lana si impone su Baker e Lyles. I tre sono in un centesimo - 9"98 per i primi due, 9"99 per Lyles.