Si alza il sipario mondiale. Londra accoglie il meglio dell'atletica, dieci giorni di gare, con medaglie e titoli in palio. Ultima recita per Usain Bolt, il più grande. 100 e staffetta, programma intelligente, definito per evitare batoste al tramonto di una ineguagliabile carriera. L'ombra di Van Niekerk - 200 e 400 da re - si fa imponente, Bolt sceglie quindi una gara di inferiore durata, con avversari meno devastanti. Manca De Grasse, il primo nella lista di anti-Bolt, c'è Gatlin. Coleman è la nuova speranza americana, poi un filotto di atleti in grado di correre sotto i 10"00. Nessuno squillo in stagione, è l'anno post olimpico. Bolt conta su personalità ed esperienza, resta l'atleta da battere. Subito i 100, turno preliminare e batterie - alle 21.20.
La cerimonia d'apertura è in programma alle 19 e precede, oltre ai citati 100, la qualificazione del disco. Due azzurri a calcare la pista iridata. Ojiaku insegue, nel lungo di marca sudafricana, la qualificazione alla finale. Margherita Magnani deve invece sgomitare nei 1500. Asta femminile alle 20.45, un oro da assegnare fin dal venerdì, quello dei 10.000. Mo Farah, l'idolo di casa. Aleggiano, su Farah, diversi dubbi, ma lui nega, chiude la porta e corre. Una volata, la sua volata, per mettersi al collo l'ennesimo riconoscimento.
Il programma
19.00 Cerimonia di apertura
20.00 100m M Turno preliminare
20.20 Disco M Qualificazione Gruppo A
20.30 Lungo M Qualificazione OJIAKU
20.35 1500m F Batterie MAGNANI
20.45 Asta F Qualificazione
21.20 100m M Batterie
21.45 Disco M Qualificazione Gruppo B
22.20 10.000m M Finale