2.28 per ribadire, con forza, il ritorno. A Colonia, Gianmarco Tamberi accarezza il cielo, beffato dall'asticella. Sfiora i 2.30, ma la condizione è in evidente crescita. Non è il mirabolante Tamberi pre-infortunio, ma la forza di volontà può sopperire a sensazioni contrastanti. Siamo a un passo dal mondiale londinese, Gimbo scruta l'orizzonte, vola su una pedana imperfetta - pioggia nel pomeriggio - e si ritaglia uno spicchio di gloria, quantomeno personale. Al termine, rammarico e fiducia, lo stacco è a un battito di ciglia.
Per un Tamberi di ritorno, un Fassinotti in ritardo. Un lancio di dadi in Belgio. Un tentativo, difficile, per salire sul carro iridato. Serve misura importante, Fassinotti entra presto in gara, sorvola i 2.15 e i 2.20, ma quando l'asticella viene posizionata ai 2.26 incoccia malamente. Pesano i reiterati infortuni, pesa la mancanza di continuità, specie in sede di allenamento. Tre errori, porta chiusa per Londra, futuro da scrivere. Dal Belgio, però, anche note liete. L'Italia torna a sorridere nell'asta. Da anni alla ricerca del dopo-Gibilisco, la nostra nazionale riabbraccia Claudio Stecchi. Dopo 4 stagioni, scavalca i 5.60, a 10cm dal limite per il mondiale. Splendida performance.
In un meeting ricco di presenze italiane, da segnalare Lambrughi nei 400hs. Specialità particolarmente viva all'interno dei confini nazionali, a diversi atleti manca una punta per raggiungere l'élite europea. Lambrughi, in Belgio, completa la prova in 49"73. Nei 1500, invece, Margherita Magnani chiude in settima posizione, crono modesto, 4'09"57.
L'appuntamento è ora per la tappa della Diamond League in programma a Monaco domani sera. Ancora alto sugli scudi, Alessia Trost sfida l'inarrivabile Lasitskene.