Gianmarco Tamberi si conferma. Accarezza il suo limite stagionale, si gioca la gara. 2.27, tagliando mondiale. Manca l'acuto, l'asticella cade tre volte a 2.29, ma l'impressione è positiva. Cresce, in fiducia e condizione, osserva con altre prospettive l'imminente rassegna iridata. Alle spalle di Barshim, assente a Rabat, il campo è aperto, anche per Tamberi. Si impone, proprio con 2.29, Protsenko.
Nella velocità, mancano i big. Senza Gatlin e Bolt, i 100 premiano il britannico Ujah, nuovamente sotto i 10 netti - 9"98 - e davanti a Meitè. De Grasse, presente in Marocco, opta invece per i 200. Corsa potente ed elegante, avvicina la barriera dei 22"00 - 20"03 - e supera nettamente Webb e Hughes.
Gli 800, dopo un lungo periodo di incertezza, paiono ora avere un padrone definito. Il ritorno di Amos è prepotente. Sembra avere un margine di sicurezza, un colpo in canna da sfoderare nel rettilineo che conduce all'arrivo. 1'43"91, precede il keniano Bett. 1500 ad Akachab, 3000 ad un altro marocchino, Iguider - 7'37"82. Senza C.Kipruto, El Bakkali giganteggia nelle siepi. Chiude in 8'05"12, lontano Birech.
Squilli dai concorsi. Crouser getta il peso a 22.47, nessuno appare in grado di impensierirlo. Samaai sottolinea la forza del Sud Africa nel lungo ed approda a 8.35, 2cm oltre Lawson. Infine, il polacco Wojciechowski si inserisce nel duello tra Lavillenie e Kendricks. Nell'asta, a Rabat, supera i 5.85.
Donne - Il miglior risultato tecnico, al femminile, è di Elaine Thompson. La regina della velocità replica ad una arrembante Ta Lou e conquista i 100 in 10"87, 3 centesimi davanti all'ivoriana. Grande Miller sul giro di pista. 49"80, la Hastings incassa oltre un secondo. La polacca Cichocka - 4'01"93 - vince i 1500, mentre la Hejnova fa la voce grossa nei 400hs, 54"22. 9'18"81 della Krause nei 3000 siepi.
Continua a non convincere pienamente la Ibarguen. Nel triplo, 14.51, misura non certo trascendentale. Il giavellotto è della Spotakova, basta un ordinario 63.73.