Quinta tappa della Diamond League ad Oslo, prima fermata dopo il Golden Gala. L'alto ruba la scena, Barshim si conferma al momento il migliore. Si aggiudica il primo duello in pedana con Bondarenko, sfrutta le naturali difficoltà dell'ucraino per chiudere presto la partita. Perfetto a 2.32, alla terza prova valica i 2.35, poi regala al pubblico presente un 2.38 da incorniciare. Primato stagionale, da stropicciarsi gli occhi. Bondarenko, 2.29, è secondo.
Caster Semenya non dà mai, negli 800, la sensazione di fatica. Azione potente, in costante controllo, presa di forza del rettilineo. Spartito fin troppo chiaro - 1'57"59 - alle sua spalle Niyonsaba e Wambui. Dafne Schippers, dopo il 100 romano, replica sui 200, ma in Norvegia è velocità in tono minore. 22"31 per anticipare la Ahouré. Al maschile, 100 a De Grasse. In tre in due centesimi, nessuno sotto i 10. 10"01 il canadese, poi Ujah e Meité.
Warholm - classe 96 norvegese - centra il primato nazionale nei 400hs, copre la distanza in 48"25 e condanna Copello alla piazza d'onore. Il britannico Wightman - 3'34"17 - beffa invece un'agguerrita concorrenza nei 1500. Manangoi e Lewandowski ai suoi piedi, podio nobile. Thebe - 44"95 - si aggiudica i 400, la Dutkiewicz è perfetta nel cogliere l'occasione nei 100hs. Manca la primatista mondiale K.Harrison, americane di seconda linea, la tedesca corre in 12"73 e precede la Castlin. 3000 siepi donne alla Jeruto, 9'17"27, in volata sulla Assefa.
Nomi altisonanti nei concorsi. Detto dell'alto, il disco premia la Perkovic - normale 66.79, rischia perché Perez e Caballero le arrivano a un passo - e Stahl - 68.06 - mentre la cubana Silva migliora lo stagionale nell'asta. 4.81, poi il vano assalto ai 4.92. McCartney tre errori a 4.55. Altro successo, nel lungo, per Tianna Bartoletta. 6.79, 4cm oltre la Klishina, 6.75 e in progresso.