Alle spalle la serata romana, la Diamond League fa tappa ad Oslo, tempio dell'atletica leggera. Domani, dalle 17.30, riflettori sulla Norvegia, Bislett Games, diversi protagonisti da seguire. Nell'alto, ad esempio, non manca nessuno. Barshim - 2.37 in stagione, 2.43 di personale - sfida per la prima volta Bondarenko. Drouin, Grabarz, Ghazal, Zhang, alternative di qualità. Dall'alto maschile agli 800 femminili. Contesto di primo livello, Caster Semenya - guida sulla distanza da diverso tempo, già 1'56"61 - fronteggia Wambui, Sum e Niyonsaba. Bishop ed Almanza trainano le seconde linee.
Nella velocità mancano alcuni attori, De Grasse lotta con Vicaut ed Ujah nei 100, la Schippers - rimonta di rabbia nei 100 del Golden Gala - scende in pista per i 200, gara che accoglie anche la Lalova. Jonathan e Kevin Borlèe inseguono un progresso cronometrico sul giro di pista, Conradie, Omelko e Maslak papabili vincitori, assenti James, Merritt e Van Niekerk. 100hs D privi della primatista mondiale K.Harrison e di alcune americane di spicco, occasione, quindi, per la Dutkiewicz, 12"61, personale in stagione. Castlin e Porter le avversarie. Nei 400hs, cerca l'acuto Clement, Hann - francese da 48"40 nel 2017 - da seguire. Sui 3000, Manangoi, S.Kiplagat, Souleiman - fin qui deludente - il marocchino Iguider e il polacco Lewandowski. Infine, 3000 siepi. Scoppiettante l'abbrivio, con Kiyeng, Jebet e Chespol a dividersi gloria e successo. Qui, nessuna delle tre, tocca all'Assefa. Alle sue spalle, Jeruto e Krause.
Grandi cose si attendono dai concorsi. La Bartoletta - 6.83 - nel lungo trova la Rath - teutonica da 6.86 - Ugen e Proctor ad insidiare le due. L'asta - priva di Morris e Stefanidi - vive sullo scontro tra Silva e McCartney, la Perkovic - 70.63 e prima al mondo - illumina il disco - presenti anche Caballero, Perez e Muller. Medesima prova, al maschile, con Dacres, C.Harting, R.Harting, l'eterno Malachowski e Stahl.