Thomas Rohler, il secondo di sempre in una disciplina nobile come il giavellotto, è uno dei personaggi più attesi al Golden Gala. Il tedescone non tradisce le attese e infiamma il pubblico dell'Olimpico al tramonto di serata. Non una contesa semplice per Rohler, costretto alla spallata finale da un Vetter vestito da guastafeste. Alla quinta tornata, 88.15, con Rohler retrocesso alla piazza d'onore, incalzato, tra l'altro, da Walcott e Vadlejch. Il capolavoro al sesto e ultimo tentativo. Traiettoria perfetta, attrezzo che si incastona oltre i 90 metri, 90.06. Quinto Pitkamaki, settimo Yego. 

Dal maschile al femminile, dal giavellotto all'alto. Mariya Lasitskene, ai più nota come Kuchina, rafforza la sua leadership nell'alto. 2.03 a Eugene, 2 metri in Polonia su pedana bagnata, a Roma ancora una volta 2.00 (assalto, senza fortuna, ai 2.05), con vantaggio, ampio, sulla concorrenza. Seconda, a 1.96, la Licwinko, 1.94 per la classe '97 Levchenko. Spicchi d'Italia. La giovane Furlani è 8°. 1.88 di personalità, poi tre incertezze a 1.91. 1.91 elegante, invece, quello di Alessia Trost, quarta e ad un passo, per due volte, dall'1.94.  Beitia, a sorpresa, fuori a 1.85. 

Una dominatrice senza mezzi termini anche nell'asta. Katerina Stefanidi entra in gara tardi, ma offre tre salti perfetti. A 4.85, pulita, manda in archivio la gara, perché lì cadono la cubana Silva - a rischio a 4.55 - e la McCartney. Sesta la Morris, in difetto per tutta la gara e out a 4.65. Undicesima la Malavisi, 4.20 alla seconda, tre errori a 4.40. Da segnalare la scelta della Stefanidi di portare l'asticella ai 5.07. Assalto vano, ma la greca ha le idee chiare. 

Il triplo femminile premia Yulimar Rojas e respinge la pluridecorata Ibarguen. La colombiana è in crescita e ha carattere, ma al momento la condizione non è ottimale. La Rojas accarezza già i 15 metri e al Golden Gala infila una serie di qualità. 14.76 al secondo salto, 14.84 come miglior misura. La Ibarguen, in chiusura, approda a 14.78 - season best - ed è seconda. Terza Rypakova, settima la Derkach. 14.04 d'esordio per l'azzurra, buone sensazioni. 

Poche le emozioni nel peso D. La cinese Gong prende la testa della gara fin dal primo giro. Lancia costantemente sopra i 19 metri - il picco a 19.56 - e annienta le rivali. Seconda la Bunch - 18.95 - terza la Carter - 18.86, solo quarta la Marton.