A Shanghai, seconda tappa della Diamond League. Dopo l'esordio in Qatar, a Doha, l'atletica mondiale riprende quota. Amaro ritorno per Lavillenie e Rudisha. Il transalpino, nell'asta, cede all'americano Kendricks. Gara di alto profilo, Kendricks si salva a 5.70 e poi sorvola i 5.88. Lavillenie si ferma 5cm sotto. Nessuno riesce a valicare i 5.93. Modesto 5.60 per Barber e Braz. Rudisha, negli 800, imposta la consueta prova, si mette alle spalle della lepre e tiene l'interno. L'azione non è fluida, manca il cambio finale. Il successo è comunque keniano, straordinaria la progressione di Bett, 1'44"70. Secondo è Biwott, terzo Rudisha. 

Elaine Thompson si conferma regina della velocità. Dopo l'assolo nei 200 in Qatar, sigillo sui 100, con un tempo di straordinario livello. 10"78, metri dietro Bowie - 11"03 - e Ta Lou. Al maschile, contesto modesto, festeggia Su, 10"09. 

Manyonga decolla nel lungo. 8.48 ad aprire la sfida, migliora di un centimetro poco dopo, prima di balzare a 8.61 in chiusura. Gao - 8.22 - e Wang completano il podio di giornata. 

La Jebet vendica la sconfitta di Doha e si riprende la leadership nei 3000 siepi. L'avvio di gara è a ritmo blando, dopo il primo chilometro la Jebet prende il comando delle operazioni e stronca Kiyeng - seconda in volata - e Chespol. 9'04"78 il tempo della Jebet. Nei 1500, invece, la Kipyegon piazza un sotto 4 minuti. 3'59"22 per respingere la Seyaum. Tredicesima la nostra Magnani, 4'09"65. 14'22"47 per la Obiri nei 5000, miglior prestazione mondiale dell'anno. 

Noah Lyles batte un colpo nei 200. Giovanissimo, precede il vecchio LaShawn Merritt. 19"90, svetta nelle graduatorie stagionali e mette una prima firma sul futuro. Terzo Gemili. Jackson - 48"63 - doma Van Zyl nei 400hs, nei 100hs è McLeod ad imporsi. Il giamaicano contiene il ritorno di Ortega (13"09 - 13"15). La Miller, sui 400, si mostra già in condizione. Spara un 200 spaventoso, poi fatica in curva, ma controlla comunque la gara. 49"77 per lei. La Hastings, con un buon finale, termina seconda, sopravanzando un'ottima Zemlyak. 

Barshim è, in questo momento, il numero uno dell'alto. Pulito, chiude i conti a 2.33. Non trova le giuste coordinate per valicare l'asticella a 2.37. Wang e Protsenko alle sue spalle, male Zhang, 2.24. La Perkovic, 66.94 - domina il disco D, al maschile vince Milanov,  64.94. Infine, peso D. Gong - 19.46 - davanti a Bunch e Marton.