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Golden Gala, ieri la presentazione: parata di stelle

Howe e Donato alla presentazione della tappa italiana, diversi duelli interessanti. Assenti Bolt e Van Niekerk, ma il cast è d'eccellenza.

Golden Gala, ieri la presentazione: parata di stelle
Golden Gala, ieri la presentazione: parata di stelle - Foto: Golden Gala - Twitter
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Di Johnathan Scaffardi

L'atletica mondiale fa tappa a Roma, il Golden Gala è in programma l'8 giugno. Quarta tappa della Diamond League, nel fine settimana seconda fermata a Shanghai, dopo il debutto roboante a Doha. Meeting atteso quello capitolino, da sempre sinonimo di spettacolo e grandi prestazioni. Ieri, la presentazione ufficiale, la figura di Giovanni Malagò, presidente del Coni, e il sorriso vibrante della coppia Howe - Donato. Un campione di ritorno, un fuoriclasse sul viale del tramonto. Il secondo per illuminare il primo, una stretta di mano virtuale, un obiettivo comune. Il Donato atleta veste i panni dell'allenatore per lucidare un talento troppe volte oscurato da sfortuna e scelte scellerate. Howe, di nuovo protagonista sul finire della scorsa stagione, ri-accende i motori ed attende il lungo romano. 

L'attenzione è per i prospetti azzurri, ma il panorama è di assoluto livello. Mancano Bolt e Van Niekerk, altrove impegnati, ma il cast è clamoroso. Justin Gatlin, fin qui in chiaroscuro, deve ribadire la sua forza nei 100, il canadese De Grasse, il dopo Bolt, si disimpegna sui 200, dove brilla la stella di Tortu, all'esordio "casalingo". Equilibrio, come di consueto, sugli 800, dove Kipketer e Rotich sfidano la coppia polacca Lewandowski - Kszcot, senza dimenticare il transalpino Bosse. Kipruto - Birech nei 3000 siepi, la Francia schiera le sue frecce nei 100hs, dove ai nastri di partenza si presentano anche lo spagnolo Ortega, l'americano Merritt e il britannico Pozzi. Dopo l'oltre 93 metri di Doha, Rohler è il riferimento principale nel giavellotto, il connazionale Vetter al suo inseguimento. 

Foto: Atletica Italiana - Twitter
Foto: Atletica Italiana - Twitter

Al femminile, sui 100, senza Elaine Thompson, la Schippers fronteggia la Bartoletta, la fenomenale Muir si cimenta sui 1500, mentre il duello tutto etiope tra Dibaba e Ayana infiamma i 5000. Spicchio d'Italia nei 400hs, la Folorunso trova Hejnova e Doyle. Nell'alto, Trost e Rossit, ma anche Beitia e Kuchina. Fiore all'occhiello la presenza della divina Vlasic. La Malavisi trova posto nell'asta, Ibarguen e Rojas duellano nel triplo.