Thomas Rohler regala l'impresa di serata a Doha - Qatar - sede della prima tappa della Diamond League. Il tedesco lancia il giavellotto a 93.90. Meglio di lui, nella storia, il solo Zelezny. Gara ad alto contenuto, il connazionale Vetter si porta a 89.68, nuovo primato personale, Vadlejch chiude terzo a 87.91. 

Il vento condiziona le prove veloci. Un muro blocca l'incedere di Thompson e Schippers, ma la giamaicana si conferma la più forte, anche sui 200. Vince in 22"19, con l'olandese seconda in 22"45. La Ta Lou completa il podio. Nei 100, al maschile, assolo di Simbine, l'unico a resistere ad avverse folate e ad infrangere il muro dei 10"00. 9"99, davanti a Powell. In ritardo Gatlin, 10"14, e De Grasse. 

Nei 100hs, alza la voce K.Harrison. La primatista del mondo è come di consueto rapida ed elegante. 12"59, nettamente in testa. Buona prova della Roleder, 12"90. Brucia, di un centesimo, la Nelvis. Nei 400hs U, invece, Samba - Qatar - batte Clement. 48"44, crono interessante. 

Il mezzofondo parla keniano. Manangoi, 3'31"90, piazza il miglior riferimento di stagione e supera ben cinque connazionali nei 1500. Nei 3000, Kwemoi, 7'28"73, precede Chelimo e Kejelcha, non certo nella sua versione d'eccellenza. Il dominio di Caster Semenya appare inattaccabile sul doppio giro di pista. L'ordine d'arrivo conferma le sensazioni delle recenti stagioni. Wambui e Sum sono ottime atlete, ma non hanno le potenzialità per scuotere le sicurezze della Semenya. 1'56"61, con un'impressione di straordinaria facilità. In una gara anomala, quinta, sotto i due minuti, l'etiope G.Dibaba. 

Foto: IAAF Diamond League - Twitter
Foto: IAAF Diamond League - Twitter

Meravigliosi, per qualità ed intensità, i 3000 siepi D. Ruth Jebet, donna da 8'52, finisce nella morsa keniana di Kiyeng e Chepkoech. La Jebet non ha lo spunto giusto e deve inchinarsi, terza. Trionfa la Kiyeng, 9'00"12. 

Barshim è, al momento, il padrone dell'alto. A Doha, esibizione perfetta. Pulito fino ai 2.33, commette la prima sbavatura a 2.35, poi passa e danza a 2.36, al primo tentativo. Decide di chiudere, per non rischiare inutilmente all'alba di stagione. Grabarz, 2.31, si inchina.  Taylor fatica più del previsto nel triplo, solo al sesto e ultimo tentativo trova le coordinate per affondare Craddock. Normale 17.25 per Taylor.

La Stefanidi - 4.80 - doma Morris e Silva nell'asta D, la Carter, 19.32, primeggia nel peso. Infine, 44"60 di Gardiner nei 400 U, Merritt non va oltre un 44"78 d'ordinanza.